Smart mobility

Mobilità elettrica, in Italia cresce oltre le stime del 18%

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Mobilità elettrica, smart grid e fonti rinnovabili: in Europa si pensa ad utilizzare le ecars come batterie per immagazzinare energia elettrica pulita e aumentare l’efficienza delle reti intelligenti. In Italia il mercato smart mobility è cresciuto oltre le attese nel primo trimestre 2015.

 

Il problema principale per le fonti energetiche rinnovabili è nella distribuzione e nell’accumulo. Per non sprecare nulla di quanto generato e per affrontare il problema dell’ìntermittenza delle fonti, si è pensato di utilizzare gli stessi veicoli elettrici, dotati di batterie innovative, per lo storage dell’energia elettrica.

Si parte dalla buona crescita della mobilità “verde” (green mobility) in Europa, che nel primo trimestre 2015 si è tradotta in 144.421 nuove immatricolazioni di veicoli elettrici, ibridi e a gas per un incremento del 28,8% che ha superato le previsioni.

A spingere il trend positivo sono stati un po’ tutti i Paesi dell’Unione: Regno Unito, Francia, Germania e Norvegia hanno realizzato una crescita percentuale a doppia cifra del volume complessivo delle vendite. Ma a realizzare l’incremento degli acquisti Ue oltre le stime è stata in particolare l’Italia che ha segnato un +18,1% e chiuso il trimestre con un volume complessivo pari a 60.952 unità.

L’occasione per fare il punto sulla situazione attuale dei sistemi di accumulo e sulle prospettive future è stata data dal convegno “Energy Storage for the Future”, organizzato dal Centro studi Giorgio Levi Cases dell’Università di Padova.

L’obiettivo è quello di rendere possibile una maggiore interconnessione di tutti i punti di ricarica delle auto elettriche collegati alle reti intelligenti (le smart grid), così da assorbire negli accumulatori delle vetture elettriche i picchi di produzione provenienti dalle fonti rinnovabili, soprattutto eoliche e fotovoltaiche, che per loro stessa natura non sono programmabili.

Ad immaginare le ecar, le auto a motore elettrico, come vere e proprie batterie su quattro ruote, è stata Cristina Silvestri, responsabile Sviluppo infrastrutture di ricarica di Enel: “Stiamo perseguendo l’obiettivo di ottimizzare la produzione da fonti rinnovabili grazie alla ricarica dei veicoli elettrici. Se in un determinato istante in una certa area si produrrà una quantità di energia in eccesso rispetto alle esigenze della rete, usando le e-car come sistema di storage sarà possibile accumularla per riutilizzarla quando necessario”.

Enel ha installato finora 1.600 colonnine in tutta Italia, stringendo accordi con diverse aziende per l’interoperabilità delle infrastrutture (il coordinamento tra gestori in modo che i clienti possano rifornirsi in ogni punto di ricarica indipendentemente dal contratto di fornitura).

Il mercato dell’auto elettrica e della emobility sta crescendo costantemente in Europa e il trend è in aumento. Secondo i dati diffusi dall’Associazione dei costruttori europei di automobili (Acea), i primi tre mesi del 2015 hanno registrato un +117% delle vendite di auto alimentate a carburanti alternativi in Europa.

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