La ripresa economica di molti degli Stati membri dell’Unione europea, che più di altri hanno accusato la crisi degli ultimi anni, passa anche per l’innovazione tecnologica applicata ad alcuni settori chiave, tra cui trasporti e mobilità in ambito urbano.
L’Europa, da marzo 2011, si è dotata di una piattaforma comune per la promozione ed il sostegno della mobilità sostenibile ed in particolare di quella elettrica, con il progetto Green eMotion (parte della European Green Cars Initiative – EGCI).
Finanziato con 42 milioni di euro iniziali, di cui 25 milioni circa dalla Commissione europea, Green eMotion punta alla riduzione della CO2 del 60% entro il 2050 incentivando l’uso di automobili e mezzi di trasporto pubblici a motore elettrico e in generale sostenendo qualsiasi altra forma di mobilità sostenibile ed alternativa: dal car sharing al car pooling, dal bike sharing all’allargamento delle aree pedonali per gli spostamenti a piedi.
Sono 43 i partner dell’iniziativa europea per l’eMobility in tutti gli Stati membri, tra aziende, pubbliche amministrazioni, centri di ricerca, accademie e Istituzioni governative. Per l’Italia partecipano Roma Capitale, Enel, RSE e CTL (Centro di ricerca per il trasporto e la logistica). 2000 i veicoli elettrici distribuiti nelle città e nelle cittadine delle regioni appartenenti al network, con oltre 2500 punti di ricarica. L’obiettivo per il 2015 è arrivare a 70 mila veicoli elettrici e a 80 mila stazioni di ricarica.
La piattaforma Green eMotion lavora per creare degli standard emobility validi per tutti gli Stati membri dell’Ue, per un sistema di mobilità sostenibile interoperabile, per un mercato unico europeo sorretto da infrastrutture emobility efficienti ed innovative (smart grid e rinnovabili su tutte), per lo sviluppo di app/servizi di nuova generazione, per il coinvolgimento dei cittadini in un uso dei mezzi di trasporto più critico e soprattutto green oriented.