La mobilità elettrica (emobility) necessita di infrastrutture efficienti per il suo sviluppo definitivo. Ad esempio, servono colonnine di ricarica diffuse e facilmente accessibili e il protocollo d’intesa firmato da Enel e Associazione Italiana società concessionarie autostrade e trafori (Aiscat) va proprio in questa direzione.
A partire dal prossimo anno, secondo quanto si legge in un comunicato ufficiale, saranno installate infrastrutture di ricarica veloce lungo la rete autostradale nazionale a pedaggio e le aree di servizio saranno individuate a partire da una lista di stazioni di servizio presenti nei corridoi autostradali definiti dall’Unione Europea nell’ambito del progetto pilota EVA+ (Electric Vehicle Arteries) e concordata con l’associazione.
La sperimentazione durerà circa 3 anni e comprenderà sia una fase di studi ed analisi, sia una fase realizzativa pilota sul campo. L’accordo servirà a dare pieno supporto al nascente mercato dei veicoli elettrici, che presenta grandi potenzialità in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico.
La rete autostradale, essendo per sua natura un circuito chiuso costantemente monitorabile, rappresenta lo scenario ideale per testare un programma nel campo della mobilità elettrica sulle lunghe percorrenze, favorendo il superamento del concetto di utilizzo del veicolo elettrico esclusivamente in ambito urbano.
Enel sfrutterà inoltre le soluzioni adottate per il progetto EVA+, che prevedeva 180 stazioni di ricarica veloce sul territorio italiano e 20 sul territorio austriaco.
Le colonnine di ricarica saranno del tipo Fast Recharge Plus, tecnologia interamente sviluppata da Enel, e permetteranno di ricaricare in 20-30 minuti due veicoli in contemporanea. È un’infrastruttura compatibile con tutte le auto del settore attualmente presenti sul mercato.