L’accordo STRADAai e Italpol per il controllo dei droni nei cieli di Roma durante il Giubilero
La mobilità aerea urbana sta trasformando il panorama dei trasporti in città e lo stesso concetto di movimento di persone e merci. In vista del Giubileo 2025 ormai alle porte STRADAai e Italpol Vigillanza hanno avviato una collaborazione per il controllo del traffico dei droni nei cieli della Capitale.
Il progetto prevede l’installazione di due antenne per il monitoraggio del traffico di droni, che saranno posizionate strategicamente lungo l’asse Vaticano-Aurelia, capaci di coprire un raggio di 3 km ciascuna.
Collegate direttamente alle sale di controllo Italpol, forniranno un quadro in tempo reale di tutti i droni a norma di legge nei cieli di Roma. I dati certificati saranno condivisi con le autorità cittadine, contribuendo a garantire la sicurezza durante gli eventi del Giubileo.
I droni, oltre al promettente futuro nel trasporto passeggeri, offrono un ampio ventaglio di applicazioni pratiche e innovative all’interno degli ambienti urbani: dal trasporto merci (dai pacchi ai medicinali/materiale sanitario) al monitoraggio delle infrastrutture e degli edifici, dalla sorveglianza per attività di sicurezza pubblica al controllo del traffico veicolare, fino ai servizi di emergenza.
Segurini (STRADAai): “Un traguardo fondamentale per la sicurezza aerea urbana e per l’introduzione dell’U-space“
“La collaborazione con Italpol – ha spiegato Giulio Segurini, Ceo STRADAai – rappresenta un traguardo fondamentale per la sicurezza aerea urbana e per l’introduzione dell’U-space. Grazie a queste antenne, Roma avrà uno strumento all’avanguardia per monitorare lo spazio aereo, in particolare l’area del Vaticano. Le nostre sale di controllo operative 24/7 potranno segnalare alle autorità eventuali attività sospette. Assieme a Italpol, abbiamo deciso di mettere questo servizio gratuitamente a disposizione di Roma Capitale come naturale integrazione del percorso che STRADAai sta portando avanti con ENAC per essere riconosciuta come azienda certificata per fornire determinati servizi necessari all’uso dei droni in aree designate”.
“Il sistema – ha proseguito Segurini – sarà operativo a partire dall’apertura della Porta Santa, prevista per il 24 dicembre 2024, dimostrando come la tecnologia possa essere un valido supporto per la sicurezza e la gestione di eventi complessi. Questo progetto, concepito per il Giubileo, apre inoltre nuove prospettive per l’implementazione delle normative europee sui droni e per il progresso tecnologico nel settore della vigilanza privata”.
Marco Dal Puppo, Chief Technology Officer di Italpol, ha aggiunto: “Ogni giorno ci impegniamo a integrare strumenti e tecnologie che rendano il lavoro delle guardie giurate più efficace e sostenibile. Questo progetto non solo amplia le capacità operative del nostro personale, ma ridefinisce il ruolo della guardia giurata, proiettandola verso una professionalità sempre più tecnologica e specializzata. Inoltre, questa iniziativa potrebbe fornire un supporto prezioso alle autorità nella supervisione dello spazio aereo, sia durante la fase sperimentale che in occasione del Giubileo”.
Passi in avanti verso uno U-space integrato, efficace e sicuro
Dal 1° gennaio 2024, come previsto dalla normativa europea, tutti i droni devono essere conformi e tracciabili. Questo progetto congiunto segna un passo fondamentale per adeguare Roma a queste nuove regole, garantendo trasparenza e controllo su tutte le operazioni aeree non abilitate.
Italpol e STRADAai hanno inoltre avviato un percorso di formazione su queste tecnologie cruciali per il futuro nazionale nella mobilità aerea avanzata.
Un ulteriore passo in avanti nello sviluppo dello U-space, insieme di servizi, forniti in modo digitale e automatizzato, all’interno di alcune porzioni dello spazio aereo. Lo U-space consentirà l’integrazione in sicurezza dei droni con gli aeromobili con equipaggio in Europa.
Un’infrastruttura che consente l’integrazione dei droni e mezzi a pilotaggio remoto autorizzati al volo nell’ecosistema dell’aviazione più ampio. La sua gamma di servizi garantisce che i droni possano operare in modo sicuro ed efficiente in tutte le condizioni operative, anche in aree ad alta densità.
Nuovi servizi per la mobilità aerea avanzata
In questo settore ad alto tasso di innovazione tecnologica, anche l’Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, sta mettendo a punto diversi programmi operativi, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale Strategico, tesi a favorire un’efficace integrazione dei servizi aerei innovativi (Ias) nella pianificazione della mobilità a livello territoriale.
In occasione di un workshop svoltosi al Politecnico di Milano sulla mobilità aerea avanzata, l’Ente ha illustrato alcuni di questi progetti, risorse chiave per realizzare ambienti urbani smart e sostenibili.
Riguardo agli Ias, è stato spiegato che “sarà importante offrire agli enti territoriali strumenti atti a facilitarne l’inserimento. L’Italia si conferma leader nel settore, qualificandosi come il primo Paese europeo ad aver adottato un Regolamento in materia di operazioni con eVCA (eVTOL Capable Aircraft), rispondendo alle attuali sfide in termini di public acceptance attraverso una pianificazione integrata della mobilità, che includa anche gli IAS. A tal fine, l’Enac sta sottoscrivendo specifici accordi con Regioni, enti territoriali e principali stakeholder quali ENAV, gestori e operatori aeroportuali, così da individuare i fabbisogni del territorio a livello regionale e urbano, pianificare un network di mobilità intermodale, creare l’ecosistema AAM e incentivare gli IAS attraverso l’approccio Mobility as a Service”.