“Gli Operatori che vogliono mantenere il loro ruolo in un mercato in rapido mutamento devono intervenire sulla loro infrastruttura in termini di larghezza di banda garantita, sicurezza, bassa latenza e ridurre al minimo i costi per aumentarne la capacità”, è di questo avviso Stefano Pileri, Amministratore Delegato di Italtel.
Prendendo parte oggi al convegno Network Evolution in Practice, nell’ambito del Mobile World Congress di Barcellona, Pileri ha detto anche che la crescita dell’Internet of Things (IoT), l’esplosione del traffico IP, la riduzione della profittabilità dei servizi di telecomunicazione e la crescita nel numero di devices contribuiranno sempre più al bisogno di questa trasformazione.
Durante il suo intervento, Pileri ha detto che ci sono tre elementi principali che guideranno questa evoluzione: Semplificazione, Virtualizzazione e Automazione. La rete sarà ridotta a una architettura minima che Italtel ha denominato rete “ABC”: Accesso, Backbone e Cloud. Questo approccio permette inoltre l’integrazione di concetti come Software Defined Networking (SDN) e Network Functions Virtualization (NFV).
“Gli Operatori trarranno un ampio vantaggio da questa struttura semplificata – continua Stefano Pileri – che permetterà loro di ridurre il Total Cost of Ownership del 40%, di ridurre i consumi e le spese di manutenzione. Inoltre gli operatori potranno ridurre il time to market per nuovi servizi e, soprattutto, esporre i servizi di rete con interfacce standard ad applicazioni di terze parti, valorizzando il loro ruolo di abilitatori di servizi.”
L’AD di Italtel suggerisce due possibili architetture per guidare la trasformazione delle reti: un’architettura Central Cloud e una Edge Cloud, ciascuna definita da un differente uso di risorse e prestazioni.
All’interno di questa nuova architettura, le tecnologie come il WebRTC, le soluzioni video all-IP e gli acceleratori hardware e software devono coesistere – secondo Pileri – cosi come il concetto di controllo continuo a circuito chiuso applicato in maniera dinamica attraverso SDN.
A sostegno delle proprie affermazioni, Pileri ha illustrato il progetto vNGN per Vodafone Germania. Italtel infatti supporta la strategia “Telco over cloud” di Vodafone realizzando la migrazione della rete fissa legacy dell’operatore tedesco verso una infrastruttura virtualizzata.
La soluzione installata include IMS, il Session Border Controller (SBC) NetMatch, l’Intelligent Routing, soluzioni di Management and Orchestration, sistemi di videoconferenza che sfruttano il webRTC e usano interfacce VMWARE e KVM. Pileri ha inoltre evidenziato come sia importante che tutte le soluzioni siano in grado di supportare i principali standard aperti come OpenStack e OpenDaylight.
Pileri ha inoltre ribadito che gli operatori possano preservare il loro ruolo nel settore solo se saranno capaci di generare reale valore per i loro clienti.
“Virtualizzazione, architettura cloud e automazione della gestione della configurazione sono fattori essenziali per raggiungere gli obiettivi di TCO delle nuove reti in nuovi ambienti di telecomunicazioni estremamente competitivi , ” ha concluso . “Una struttura di rete “ABC”, completamente virtualizzata che consente il ciclo di controllo continuo con SDN e NFV al suo interno, saprà creare un ambiente competitivo per gli operatori e il loro clienti“.