Nel 2020 Tokyo ospiterà la XXXII edizione dei Giochi olimpici (Tokyo 2020). Per quella data il Governo giapponese ha annunciato la volontà di sostenere un progetto nazionale di promozione e diffusione di veicoli a guida automatica.
Toyota, Nissan, Mitsubishi e Honda guidano il consorzio composto da 15 case automobilistiche che, con il sostegno delle Istituzioni, ha il compito di sviluppare nuove soluzioni tecnologiche più sicure e meno costose in ambito smart mobility e mobilità della smart city.
Assieme ad urbanisti, sviluppatori e ingegneri elettronici, il network ha l’obiettivo di creare, il prima possibile, delle mappe mobili in 3D del territorio, in special modo della rete stradale e autostradale, proprio per facilitare l’utilizzo di veicoli a guida automatica.
L’attrezzatura per il mobile mapping in 3D (Mobile mapping system 3D) è attualmente montata su un’automobile Mitsubishi che dovrà completare la mappatura di 30 mila chilometri di autostrade. Il Mobile mapping system può essere configurato in vari modi, con l’aggiunta di video/foto camere, di sensori digitali, di antenna Gps, di connettività wireless.
L’apparecchio, che volendo potrebbe essere alimentato anche semplicemente utilizzando un caricatore inserito nell’accendisigari in dotazione all’automobile, ad una velocità media di 40 Km/h è in grado di scansionare l’intera corsia, individuando e catalogando ogni oggetto o infrastruttura incontrati.
È in grado di rilevare oggetti animati o inanimati anche a una decina di metri di distanza.
Grazie al telerilevamento Lidar (Light detection and ranging o Laser imaging detection and ranging), l’apparecchiatura raccoglie fino a 27 mila dati al secondo. Se si vuole invece utilizzare un laser ad alte prestazioni, si possono raccogliere fino a un milione di dati al secondo.
In tal modo, spiegano dal consorzio, avremo presto una mappa precisa delle strade che andremo a percorrere in modalità guida automatica. Per un’ulteriore precisione nello studio dei percorsi e per aumentare i livelli di sicurezza, sarà impiegato dal 2018 anche il sistema satellitare “Quasi -Zenith”.
L’innovazione non sarà solo funzionale ai progetti governativi per i trasporti pubblici a guida automatica, ad esempio gli autobus, le metropolitane (anche di superficie) o i taxi, ma anche al privato cittadino che, grazie alla tecnologia MMS, denominata per il mercato consumer MMS-G220 (a partire dall’anno prossimo), avrà modo di farsi portare in giro dalla propria vettura semplicemente monitorando il percorso dal proprio tablet o smartphone.