Infrastrutture

Mobile broadband, bando Lepida per connettere gli ospedali di Bologna

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Chiuso il bando per la copertura cellulare delle strutture sanitarie in città.

Si è concluso il bando aperto da Lepida per la copertura mobile delle strutture sanitarie di Bologna. Gli ospedali generalmente hanno una scarsa copertura del segnale cellulare e in questi ambienti, molto frequentati sia da pazienti, sia da visitatori, la disponibilità di una connessione in banda larga con i cellulari è diventata con il tempo una vera e propria necessità costante.

Sono stati proprio gli addetti ai lavori, assieme agli utenti dei servizi ospedalieri, a fare domanda per un migliorare il livello di connettività. Una richiesta che è stata subito girata a Lepida, a cui è stato chiesto di coordinare questa azione ed “individuare un soggetto interessato a un investimento di progettazione, realizzazione, installazione e gestione di una struttura cellulare disponibili per tutti gli operatori di telefonia cellulare”.

I centri interessati sono l’Ospedale Maggiore, l’Ospedale Bellaria e l’Istituto Ortopedico Rizzoli.

A livello tecnologico, saranno impiegate piccole celle (le cosiddette micro o pico celle) che limitano il potenziale da diffondere, connettono più efficacemente gli utenti e desaturano le celle più esterne e più lontane. che offrono copertura a ombrello nelle aree circostanti alle strutture ospedaliere.

Sono tre le grandi aziende di telecomunicazione ad aver manifestato il proprio interesse in fase di gara, “indice di un buon successo di questa iniziativa”, si legge in una nota Lepida. Il bando consentirà di selezionare “il soggetto che si impegna a coprire al massimo livello possibile gli ambienti segnalati, nel tempo più breve”.

Altro fattore di valutazione è “un premio di punteggio per un canone di copertura rispetto alla superficie su cui si opera”. Inoltre, fa sapere la società in house della Regione Emilia Romagna, le infrastrutture realizzate saranno diffuse assieme a “un’infrastruttura cablata che potrà essere impiegata per rendere più pervasivo il WiFi libero regionale” (Emilia Romagna WiFi).

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