Annunciati nei giorni scorsi dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, i nuovi stanziamenti per l’attuazione del Programma Nazionale per la Ricerca (Pnr): 20 milioni di euro per la promozione di 230 dottorati innovativi e altri 30 milioni a disposizione per l’attrazione di ricercatori di eccellenza e misure di supporto agli studiosi italiani che intendano partecipare ai bandi europei.
A tale cifra vanno aggiunti altri 3 milioni di euro per la costituzione di 4 nuovi cluster, tra cui anche Energia. Questi, insieme agli altri 8 già esistenti, potranno partecipare in autunno al bando di circa 400 milioni di euro destinato a ricerca industriale e cooperazione pubblico-privato.
Come ha spiegato il ministro, “Prevediamo un pacchetto di interventi innovativi che puntano a sostenere i nostri ricercatori nella competizione per i fondi dell’ERC (European Research Council) e l’attrazione in Italia di chi vince questo tipo di finanziamento. Con i dottorati innovativi rafforziamo la collaborazione fra università e imprese, mettendo in contatto il nostro sistema produttivo con i migliori talenti per sostenere e incentivare l’innovazione del Paese”.
Nel dettaglio, ai cluster già attivi, cioè “Aerospazio”, “Agrifood”, “Chimica verde”, “Fabbrica intelligente”, “Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina”, “Scienze della Vita”, “Tecnologie per gli ambienti di vita”, “Tecnologie per le Smart Communities”, sono stati aggiunti i nuovi: “Made in Italy”, “Beni Culturali”, “Energia” e “Blue Growth”.
Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni. Inoltre, come si legge in una nota, il Ministero dell’Istruzione ha inviato alla Corte dei Conti due decreti ministeriali in materia di ricerca industriale e di base che semplificano le modalità di concessione di agevolazioni finanziarie e di snellimento di procedure relative alla presentazione di progetti di ricerca.
Link utili:
Dottorati di ricerca innovativi a caratterizzazione industriale
Comunicazione sulla procedura per l’attuazione dell’intervento FARE