Key4biz

Ministero del Lavoro, online da oggi i nuovi corsi sulle competenze digitali

Pronti a tornare sui banchi di scuola? Parte oggi ‘Crescere in digitale’ e tutti i giovani disoccupati iscritti a Garanzia Giovani potranno seguire gratuitamente i training sulle competenze digitali messi a punto da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Google e Unioncamere. Già oggi ci sono 500 aziende pronte ad accogliere  almeno un tirocinante.

Presentato lo scorso aprile, Crescere in digitale è stato inaugurato oggi al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali alla presenza del Ministro Giuliano Poletti e dei rappresentanti di Google e Unioncamere. Il progetto punta a rafforzare l’occupabilità dei giovani italiani e a favorire la digitalizzazione delle PMI. Per farlo, prevede un percorso formativo composto da diverse fasi: 50 ore di training online, laboratori sul territorio e oltre 3000 tirocini retribuiti nelle imprese italiane.

A partire da oggi, gli oltre 700.000 giovani disoccupati iscritti al programma “Garanzia Giovani”, potranno accedere, senza alcun costo, al percorso di formazione disponibile sulla piattaforma www.crescereindigitale.it, realizzata da Google.

Attraverso il training online, i cui contenuti sono stati definiti dal comitato scientifico del progetto, i partecipanti avranno l’opportunità di ampliare le proprie conoscenze dell’ecosistema digitale e apprendere come il web possa essere un valido strumento per supportare la crescita e la visibilità internazionale delle aziende. Figure di spicco come Vint Cerf, uno dei padri fondatori di Internet e oggi Chief Internet Evangelist di Google, si alterneranno ad accademici e professionisti del settore e alle testimonianze di alcuni imprenditori del Made in Italy, pionieri nell’uso del web, raccolte da Fondazione Symbola e Università Ca’ Foscari.

Coloro che supereranno il test, a conclusione del percorso formativo, saranno selezionati per accedere ai laboratori sul territorio – coordinati da Unioncamere e dal sistema delle Camere di commercio – e agli incontri con le imprese per i tirocini formativi, organizzati anche in collaborazione con il mondo delle associazioni di categoria.

Tutti i tirocini saranno retribuiti (500 euro al mese) e avranno una durata di 6 mesi. Ad oggi sono più di 500 le imprese che hanno aderito all’iniziativa richiedendo l’attivazione di almeno un tirocinio per sviluppare progetti digitali. Veneto, Toscana, Lombardia, Abruzzo e Campania sono le regioni con il maggior numero di aziende ad aver richiesto tirocinanti.

Dal momento che il progetto sarà attivo fino alla fine del 2016, le imprese interessate ad ospitare un tirocinante possono continuare ad esprimere il loro interesse sul sito www.crescereindigitale.it compilando il modulo dedicato. I tirocini sono finanziati nell’ambito del progetto “Garanzia Giovani” e in caso di successiva assunzione del tirocinante le aziende possono beneficiare di incentivi fino a 6.000€.

Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha dichiarato: “Sono davvero soddisfatto. Oggi parte concretamente un progetto che si pone due obiettivi, entrambi di rilievo: migliorare l’occupabilità dei giovani per agevolarne l’ingresso nel mercato del lavoro e favorire la digitalizzazione delle imprese, leva importante di sviluppo e competitività. ‘Crescere in digitale’ è un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni pubbliche e mondo imprenditoriale rappresenti un supporto essenziale per dare impulso all’innovazione e produrre un più ampio numero di opportunità. Sono convinto che gli iscritti alla Garanzia Giovani apprezzeranno questa iniziativa”.

Il digitale è una leva importante per sostenere la crescita e la qualità dell’occupazione”, è il parere del Presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello. “Ma le nostre PMI non riescono ancora a cogliere tutte le opportunità offerte da Internet a causa di un livello di digitalizzazione insufficiente. Solo il 5% delle imprese italiane, ad esempio, è attivo nell’e-commerce contro il 14% della media dell’Ue. Crescere in digitale vuole puntare proprio a questo: innalzare le competenze digitali dei nostri ragazzi per trasferirle poi alle imprese”.

Diego Ciulli, Public Policy Manager Google in Italia ha commentato “La Commissione europea ha da tempo lanciato l’allarme: entro il 2020 ben 900.000 posti di lavoro rischiano di restare vacanti a causa della carenza di competenze digitali. In Italia questa contraddizione è ancora più stridente: da un lato gli alti tassi di disoccupazione giovanile, dall’altro il ritardo delle PMI nel cogliere le opportunità del digitale. Per questo abbiamo iniziato a lavorare intorno all’idea di trasformare i giovani nei “digitalizzatori” dell’economia italiana. In questo modo crediamo si possa allo stesso tempo promuovere innovazione nel sistema produttivo e creare opportunità di lavoro”.

Exit mobile version