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Minions4Italy. Lavorare accanto a un Digital Champion: quando si vive di luce riflessa

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Noi siamo principi liberi e abbiamo altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto coloro che hanno cento navi in mare” (Samuel Bellamy).

Dopo l’osannante articolo sui Digital Champions scritto in questi giorni da Riccardo Luna su Che futuro! abbiamo scelto di intervistare un dipendente che si occupa di comunicazione digitale in un rilevante Comune del Sud Italia, il quale ha la sfacciata fortuna di lavorare fianco a fianco con un Digital Champion. Gli abbiamo posto allora qualche domanda per capire come sono i DC visti da vicino e come ci si sente a essere un dipendente qualunque del settore digitale in confronto a un vero guru DC. L’intervistato, che vuole rimanere nell’anonimato, verrà identificato dalle iniziali AD, Anonimo Digitale.

Andrea Lisi. Salve, siamo qui perché abbiamo saputo che nel vostro ente pubblico lavora un Digital Champion. Come lei certamente saprà, da un anno i Digital Champions supportano le attività del Digital Champion italiano, Riccardo Luna, che a sua volta ha il compito di attuare delle strategie digitali governative. In pratica il suo collega è un volontario, socio di un’associazione, scelto tra tanti in virtù della sua competenza, ma non si sa in base a quale selezione. Le è tutto chiaro?

Anonimo Digitale. Ha una domanda di riserva? A parte gli scherzi, sì, un mio collega è stato nominato Digital Champion della mia città. Certo non mi è chiaro come funzioni questa realtà (ci si candida? Si viene scelti in base al merito? Quale merito?) e quale sia esattamente la funzione che questa persona dovrebbe svolgere. Il tutto è avvolto da un fitto alone di mistero…
 

 

Andrea Lisi. Nel vostro ufficio, lei e i suoi colleghi siete stati avvisati del conferimento di questo prestigioso incarico? Ve ne è stata spiegata l’importanza al fine di garantire al collega DC il sussiego che merita?

Anonimo Digitale. Anche io e i miei colleghi – facendo molto meno chiasso –  ci occupiamo quotidianamente di comunicazione online ma non sapevamo molto di questa carica di cui abbiamo scoperto l’esistenza solo tramite i social network. Pur essendo potenzialmente molto interessati alle tematiche che riguardano i DC, nessuno ci ha mai coinvolti, non ci è mai stata comunicata direttamente questa nomina né tantomeno ci è stata spiegata la sua importanza.

Andrea Lisi. Insomma, siete stati almeno contagiati dall’entusiasmo incontenibile del vostro collega e trascinati da esso verso una più profonda comprensione del digitale?


Anonimo Digitale.
Assolutamente no, nessun entusiasmo né tantomeno vera innovazione. A volte gli sentiamo fare discorsi esaltanti sulla banda larga nelle scuole, quando sappiamo bene che nelle scuole non ci sono neanche le aule di informatica.

Andrea Lisi. Il vostro Digital Champion ha il compito di supportare tutto il territorio su cui opera in ambito digitale. Siete a conoscenza di domande, reclami, richieste di precisazioni che lo hanno coinvolto anche in ambito extra lavorativo?

Anonimo Digitale. Non mi risulta. Non l’ho mai visto correre a destra e a manca a liberare gli oppressi dall’analogico. Ciò non significa che non sia successo, per carità, ma non ho mai saputo niente in merito. Avrà nascosto bene i panni del supereroe.

Andrea Lisi. Secondo lei c’è confusione tra il ruolo lavorativo del suo collega e la sua carica da DC?

 
Anonimo Digitale. Secondo me c’è molta confusione, poiché le medesime tematiche digitali accomunano il suo ruolo di DC così come l’attività dell’ufficio in cui entrambi lavoriamo, ma da due punti di vista completamente diversi. Un ruolo di facilitatore potrebbe essere auspicabile e utile solo se lui fosse davvero in grado di dare un risvolto pragmatico a quei principi che giustificano l’esistenza dei DC. Al momento invece vedo solo tanta fuffa (si può dire?).

Andrea Lisi. Quindi il vostro Digital Champion non è per voi il principale riferimento per chiedere consigli su come procedere in ambito digitale? Non vi fornisce lui le risposte più esaustive in merito?

Anonimo Digitale. Macché! Il nostro principale riferimento siamo noi stessi, con le nostre professionalità consolidatesi in esperienze pluriennali, che ci vengono riconosciute a livello nazionale da persone estranee al mondo fatuo dei DC. Nella quotidianità del nostro lavoro il collega DC è completamente assente, poiché il suo ambito d’azione si limita ai piani alti della politica locale.

Andrea Lisi. In particolare, i vostri superiori coinvolgono di più il vostro ufficio in materia di innovazione, ora che c’è dentro un DC?


Anonimo Digitale.
Nessuno dei nostri superiori, purtroppo, ci interpella, quindi non possiamo dare il nostro umile contributo all’innovazione digitale. D’altronde non siamo mica DC!

Alla luce degli ultimi rumors sul futuro dell’Associazione una domanda resta senza risposta: i Digital Champions esistono ancora?

Ma questa è un’altra storia…

A proposito di supereroi del quotidiano, vi lasciamo con una clip esemplificativa di come ci immaginiamo siano i Digital Champions nello svolgimento della loro importante missione:

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