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Mining criptovalute, dove conviene di più estrarre bitcoin nel mondo?

Il Mining di Bitcoin sta diventando un tema sempre più diffuso nel mondo delle criptovalute, dovuto principalmente ai crescenti costi dell’elettricità associati alla creazione di nuove monete digitali.

I cosiddetti “minatori” del Bitcoin non devono scendere nelle viscere della terra spaccandosi la schiena per estrarre metalli o carbone. A loro basta avere un apparecchio hardware che “estrae” la criptovaluta lavorando sette giorni su sette, ventiquattr’ore al giorno. È infatti possibile ottenere Bitcoin facendo eseguire dei calcoli matematici al processore del computer oppure a quello della scheda grafica: quest’attività viene chiamata “mining” e la sua complessità aumenta con il passare del tempo. La creazione delle criptovalute richiede quindi un’elevata potenza di calcolo e di conseguenza un alto dispendio energetico, che rende il mining spesso infruttuoso per i singoli operatori. Secondo l’indice del consumo energetico di Bitcoin, l’utilizzo globale di energia di tutte le miniere bitcoin è già equivalente all’assorbimento di energia del paese della Danimarca, che ha una popolazione di 5,7 milioni di persone, e con il passare degli anni si avvicinerà al Bangladesh, un paese di 163 milioni di persone.

Per risparmiare sui costi ed ottenere maggiori profitti, i minatori di criptovaluta attraversano il mondo per sfruttare l’energia più economica. Ultimamente, i minatori di criptovalute si sono riversati in Islanda, Paese noto per la sua abbondanza di energia idroelettrica.

Quindi, dov’è il posto più economico per estrarre bitcoin? Secondo una ricerca condotta da Elite Fixtures, il costo di estrazione di un bitcoin varia significativamente in tutto il mondo, da un minimo di 531 dollari a un massimo di 26.170 dollari.

Il rapporto Elite Fixtures ha esaminato i costi per estrarre un singolo bitcoin in 115 paesi diversi in base alle tariffe elettriche medie in base ai dati del governo locale, alle informazioni date dall’Agenzia internazionale dell’energia (AIE) e dalla United States Energy Association americana, basandosi sull’utilizzo di modelli specializzati di mining, tra cui AntMiner S9, AntMiner S7 e Avalon 6 e il dispendio energetico totale.

Fonte: Elite Fixtures

Quello che il rapporto ha rilevato è che gli Stati Uniti si classificano al 41 ° posto tra i paesi più economici, con un costo medio di 4,758 dollari, vicino alla Russia con 4,675 dollari e la già citata Islanda a 4,746 dollari.

Tuttavia, la Corea del Sud, che ha una regolamentazione dell’industria dei bitcoin più severa, è in cima alla lista al prezzo più alto, dove andrebbero spesi 26.170 dollari per estrarre un singolo bitcoin.

Per coloro che cercano di farlo a buon mercato, il Venezuela è il Paese più redditizio dove il costo dell’estrazione di un bitcoin è di soli 531 dollari, l’equivalente di 430 euro, complice la crisi economica, istituzionale e sociale che attraversa il Paese dal 2011.

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