Dai trasporti alla logistica, dalla gestione intelligente dell’energia, delle risorse idriche e dei rifiuti all’economia digitale, dal design all’high tech, passando per l’industria automobilistica, a Milano sono 44 mila le imprese della smart city economy per 345 mila occupati.
Numeri rilevanti non solo a livello locale, ma anche nazionale, soprattutto in un momento di congiuntura economica negativa e di incertezza politica. I progetti smart city lanciati dalla città anche in concomitanza con Expo 2015, gli investimenti nei settori smart mobility, smart buildings, per l’efficienza energetica, per l’ottimizzazione delle risorse naturali ed energetiche e le inziative per promuovere le smart communities, hanno fatto del capoluogo lombardo un modello di sviluppo urbano orientato alla città intelligente, al centro urbano motore dell’economia del territorio.
La Camera di commercio di Milano, nel rilanciare il progetto dello “Human Technopole”, fa sapere che in Lombardia si concentrano 102 mila imprese smart sulle 570 mila in Italia, con Milano capofila (44 mila), seguita da Brescia e Bergamo con oltre 10 mila, Monza e Varese con oltre 7 mila.
Gli addetti a livello regionale sono 566 mila, più di uno su quattro dei 2,3 milioni in Italia.
Sono 345 mila a Milano, oltre 40 mila a Brescia e Bergamo, circa 30 mila a Monza e Varese.
“Il successo dei progetti internazionali di ricerca conferma la grande opportunità dello Human Technopole che, con l’Agenzia europea per il farmaco, sarà l’impegno futuro più rilevante di Milano”, ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio e Confcommercio Milano, Carlo Sangalli.
“In questa fase è dunque essenziale l’appoggio concreto del Governo, come conferma la visita del premier
Paolo Gentiloni. Vincere queste sfide permette non solo alla nostra città ma a tutto il Paese di rafforzare
l’attrattività e gli investimenti economici con benefici per i territori e l’occupazione”.
Milano traina la crescita dei settori “smart” d’Italia: gli occupati sono cresciuti dell’8% in un anno, come anche le imprese, +0,7%. Insieme a Roma, che ha registrato un incremento del 13% degli addetti e dell’1% delle imprese.
Un settore guidato nel Paese da Milano e Roma, che assieme raggiungono un valore di mercato pari a 200 miliardi di euro, su 500 miliardi complessivi a livello nazionale.
In Italia ci sono 570 mila imprese e 2,3 milioni di addetti. Dopo Roma e Milano, le città con il maggior numero di aziende sono Napoli e Torino, con oltre 20 mila imprese, Bari, Brescia, Salerno, Caserta, Bergamo, Bologna con oltre 10 mila.
Per addetti, Torino al terzo posto con circa 150 mila, poi Napoli con 76 mila, Bologna con 51 mila.
Superano i 40 mila: Bergamo, Bari e Brescia.