Generative AI Insights è la rubrica curata da Recomb, il think tank dedicato all’esplorazione dell’impatto e del potenziale dell’AI generativa in vari aspetti della vita umana. Recomb studia l’AI generativa da tutte le angolazioni: professionale, etica, tecnica, legale, economica, ambientale, sociale, educativa e culturale. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Generative AI Insights su Key4biz clicca qui..
Documenti trapelati rivelano come Microsoft abbia intensificato la collaborazione con l’esercito israeliano durante il conflitto a Gaza, fornendo tecnologie cloud e strumenti di AI per soddisfare le crescenti richieste operative. Dopo l’inizio dell’offensiva nell’ottobre 2023, l’esercito israeliano ha incrementato notevolmente l’uso della piattaforma Azure di Microsoft per archiviazione dati, analisi di informazioni e supporto ad attività di intelligence.
Questa collaborazione ha incluso progetti sensibili e classificati, coinvolgendo unità come Unit 8200 e altre divisioni di sorveglianza avanzata. Tra ottobre 2023 e giugno 2024, il Ministero della Difesa israeliano ha speso oltre 10 milioni di dollari in supporto tecnico e consulenze, con un aumento del 60% nell’uso delle capacità cloud rispetto ai mesi precedenti il conflitto.
La partnership ha permesso di utilizzare strumenti di AI per traduzioni, analisi vocali e supporto a sistemi isolati da reti pubbliche, suggerendo impieghi altamente riservati. OpenAI, integrata tramite Azure, ha avuto un ruolo significativo, nonostante avesse recentemente modificato le proprie politiche per consentire usi militari.
Questa relazione tra Microsoft e l’IDF rappresenta un caso emblematico di come il settore tecnologico privato stia influenzando la guerra moderna, con conseguenze etiche e strategiche.
La crescente dipendenza da fornitori cloud come Microsoft, Amazon e Google sottolinea il ruolo cruciale della tecnologia nell’ambito della difesa e nelle operazioni belliche, sollevando interrogativi su responsabilità e trasparenza.
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La startup nucleare di Bill Gates sigla un accordo con un data center
TerraPower, una startup per l’energia nucleare fondata da Bill Gates, ha stretto un accordo con Sabey Data Centers, uno dei maggiori sviluppatori di data center negli Stati Uniti, per alimentare le loro strutture con reattori nucleari avanzati.
L’obiettivo della collaborazione è l’implementazione di piccoli reattori nucleari per soddisfare le crescenti esigenze energetiche dei data center, spinte dall’espansione dell’AI e dalla crescente pressione sulle reti elettriche tradizionali. Il memorandum d’intesa tra le due società prevede l’esplorazione di siti potenziali per nuove centrali nucleari in Texas e nella regione delle Montagne Rocciose.
Tuttavia, la realizzazione di questi progetti dipenderà dal superamento delle sfide regolatorie e dalla dimostrazione della loro fattibilità commerciale. I reattori avanzati, come quelli progettati da TerraPower, sono concepiti per essere più compatti e più facili da installare rispetto agli impianti nucleari tradizionali, posizionandosi come un’alternativa sostenibile ai combustibili fossili.
La tecnologia Natrium di TerraPower è l’unica del suo genere con una domanda di costruzione in attesa di approvazione presso la U.S. Nuclear Regulatory Commission. Un progetto dimostrativo è già in corso in Wyoming e dovrebbe essere operativo entro il 2030.
Grandi aziende tecnologiche, tra cui Microsoft, Google e Amazon, stanno anch’esse esplorando soluzioni nucleari per alimentare i loro data center, segnalando un crescente interesse per il nucleare come soluzione alle sfide climatiche ed energetiche.