Leggiamo spesso come la guida autonoma sia considerata una delle applicazioni dell’intelligenza artificiale che riceve più finanziamenti. Notizie come quella di questi giorni non fanno che confermare il trend, visto che Cruise – l’azienda di guida autonoma di General Motors – ha appena ricevuto un finanziamento da Microsoft della bellezza di due miliardi di dollari.
Miliardi che vanno ad aggiungersi a quelli già messi da altri investitori, che portano la valutazione della società di guida autonoma alla ragguardevole cifra di 30 miliardi di dollari. In un precedente investimento nel 2019, al quale avevano partecipato GM, SoftBank, Honda e T. Rowe Price Group, l’azienda era stata valutata 19 miliardi di dollari.
Il comunicato non dice se questi due miliardi saranno cash o servizi (o un misto fra i due). Ma se ricordiamo il precedente investimento di Microsoft in un’altra azienda di intelligenza artificiale – OpenAI – che ricevette un miliardo di dollari soprattutto sotto forma di risorse cloud su Azure, e se guardiamo bene il comunicato attuale che fa spesso riferimento a come Cruise userà i servizi di Azure, è lecito pensare che anche in questo caso una parte consistente dell’investimento avverrà sotto forma di servizi cloud.
Il che non è necessariamente un male. L’intelligenza artificiale richiede risorse computazionali sempre crescenti, aumentando la dipendenza delle aziende che sviluppano modelli di deep learning dalle infrastrutture dei grandi provider di cloud, Amazon, Microsoft, Google e IBM in testa. Per chi addestra modelli AI può essere una buona idea firmare una partnership con un provider di servizi cloud per evitare bollette stratosferiche, mentre per i grandi fornitori di risorse cloud questo è un modo facile e cash-free per entrare in quei progetti di intelligenza artificiale che più li interessano.
Finora Microsoft non si era spesa molto nel settore della guida autonoma, ma per stessa ammissione del colosso di Redmond questa collaborazione con Cruise (che viene definita “a lungo termine”) sarà un’occasione per espandersi maggiormente nel settore dei trasporti e della smart mobility.