Key4biz

MIC, nominati i 12 della seconda Commissione Esperti per la promozione di festival, rassegne, premi

La notizia era attesa da diversi giorni, ovvero da oltre due settimane, per la precisione dal 24 settembre 2024, data nella quale l’Ufficio Stampa del Ministero della Cultura aveva diramato un comunicato informando della nomina della prima (la più importante, per alcuni aspetti) commissione ministeriale degli esperti – i cosiddetti “saggi” – chiamati a valutare le istanze di contributo per le iniziative nell’ambito della produzione (si rimanda a “Key4biz” del 24 settembre 2024, “Il ministro Giuli nomina una delle due Commissioni esperti Cinema e Audiovisivo. ‘Vermiglio’ batte ‘Parthenope’ per gli Oscar”). Come è noto, questa nomina firmata da Alessandro Giuli ha cancellato – almeno in parte – un decreto che era stato siglato in extremis dall’ex Ministro Gennaro Sangiuliano, poco prima delle sue dimissioni (comunicate il 6 settembre): nei giorni precedenti, erano circolati sui giornali alcuni nomi, ma la lista “originaria” firmata dall’ex titolare del dicastero non è mai stata resa nota, e si ha soltanto notizia che il suo successore ha cancellato alcuni nomi, e ne ha inseriti altri, soprattutto volendo rispettare un equilibrio di genere che prima non c’era. I 15 “eletti” (ovvero cooptati) sono stati chiamati a decidere in materia di “contributi selettivi per le attività correlate alla “produzione” cinematografica e audiovisiva.

Il decreto formale di nomina – che si immagina regoli anche il funzionamento della Commissione – non è stato ancora pubblicato, e quindi ad oggi non è dato sapere quali regole hanno definito Sangiuliano e quindi Giuli. Stessa dinamica – ovviamente – per quanto riguarda la nuova commissione, focalizzata sulla “promozione”.

La notizia di oggi è che il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha nominato i 12 esperti per la selezione dei progetti e per la concessione di contributi alle attività di promozione cinematografica e audiovisiva, previsti dall’articolo 27 della legge 14 novembre 2016, n. 220 (“Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”, la cosiddetta “Legge Franceschini”).

Perché 15 (quindici) nella Commissione “Produzione” e 12 (dodici) nella Commissione “Promozione”? Non è dato sapere, ma forse si comprenderà la logica di questa differenziazione quantitativa dalla lettura dei due decreti di nomina ed organizzazione.

Ricordiamo che la “Legge di Bilancio” 2024 aveva lasciato, ha lasciato totale “carta bianca” al Ministro, che poteva decidere liberamente il numero dei componenti e l’organizzazione dei lavori… La Legge ha soltanto previsto che, a differenza del passato, i membri delle due nuove commissioni possano finalmente (e giustamente) beneficiare di un emolumento: il budget che il Ministero della Cultura ha a disposizione è di 500.000 euro l’anno per la Commissione “Produzione” e di 200.000 euro l’anno per la Commissione “Produzione”. Se questi due budget fossero destinati esclusivamente ai compensi degli esperti (il che non sarà), i neo commissari andrebbero a beneficiare ognuno rispettivamente di circa 42mila euro l’anno (“produzione”) e di circa 17mila euro l’anno (“promozione”).

La seconda commissione, ovvero la “Commissione Promozione”, è così composta da:

Ancora una volta, totale assenza di trasparenza nella cooptazione dei 12 membri della nuova Commissione Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura. L’ex Ministro Dario Franceschini aveva almeno promosso un avviso pubblico per le autocandidature…

Prima di entrare nel merito di una breve analisi dei curricula dei 12 cooptati, va segnalato che né il Ministro Gennaro Sangiuliano né il Ministro Alessandro Giuli hanno ritenuto di seguire la procedura che era stata adottata dal loro predecessore Dario Franceschini (Pd), che aveva promosso un avviso pubblico invitando i candidati a presentare candidature per quella che prima era 1 commissione soltanto (la quale si organizzava in 4 “sotto-commissioni”, per le varie attività, dalla produzione alla promozione…): anche in quel caso, una “trasparenza a metà” (come spesso denunciamo da queste colonne), perché… l’elenco dei candidati non è mai stato reso noto (sarebbero pervenute circa 80 candidature)… i curricula degli stessi non è mai stato pubblicato, e quindi alla fin fine il Ministro pro tempore ha esercitato una cooptazione sulla base del solito principio dell’“intuitu personae”.

Sulla nomina della precedente Commissione, rimandiamo al nostro intervento su queste colonne: vedi “Key4biz” dell’8 aprile 2022, “Il Ministro Franceschini nomina i 15 ‘super-esperti’ per assegnare i ‘contributi selettivi’ della Legge Cinema e Audiovisivo”. Si ricorda che questa era la eletta schiera di allora: Pedro Armocida, Rita Borioni, Alessandro Boschi, Elisabetta Bruscolini, Giandomenico Celata, Arnaldo Colasanti, Raffaella Del Vecchio, Antonio Ferraro, Marina Giovannini, Guia Loffredo, Andrea Minuz, Georgette Ranucci, Gianfranco Rinaldi, Valerio Toniolo, Vanessa Tonnini. Dei 15 cooptati di allora, ben 13 erano riconferme: uniche due eccezioni, erano state le allora neo-entranti Rita Borioni (già membro del Consiglio di Amministrazione Rai dal 2015 al 2021, storica dell’arte, esperta di beni culturali e consulente in materia di cinema e media per alcuni parlamentari del Partito Democratico) e Raffaella Del Vecchio (Production Manager di Apulia Film Commission).

Con Sangiuliano e Giuli, la dinamica è oggettivamente peggiorata, almeno in termini di trasparenza, perché non c’è stato nemmeno l’invito a presentare candidature, e quindi tutto è avvenuto nelle ovattate stanze del Collegio Romano…

Entriamo nel merito dei 12 “eletti”: le donne sono 5 su 12, e quindi nuovamente emerge come rispettata l’esigenza di assicurare la parità di genere.

Il Ministero, come nella precedente occasione (il 24 settembre), non ha nemmeno ritenuto di pubblicare una breve sintesi biografica dei nuovi Commissari, e quindi attingiamo a fonti pubbliche per capire “chi” sono i componenti. La gran parte dei componenti gode di una buona o comunque discreta visibilità sul web, di alcuni invece si reperiscono assai poche informazioni… Si segnala che di qualcuno è addirittura di ardua reperibilità finanche l’anno di nascita…

Rischio di latenti… “conflitti di interesse”?

Si osserva subito che almeno 4 dei nuovi membri sembrano essere in qualche modo suscettibili di rilievi in termini di latente “conflitto di interessi”: si tratta di Tilde Corsi e Riccardo Tozzi, entrambi famosi produttori, rispettivamente titolari della R&C Produzioni (famosa soprattutto per la produzione dei film Ferzan Özpetek) e della Cattleya (le cui quote di maggioranza sono state cedute nel 2017 al britannico Itv Group), imprese i cui film possono essere selezionati e promossi da festival, e quindi indirettamente potrebbero esercitare una qualche influenza nei confronti dei direttori artistici ovvero degli organizzatori culturali delle iniziative che bussano alla porta del Ministero per chiedere un contributo… Entrambi sono stati alla guida dell’Anica, seppur con differenti ruoli (Tozzi è stato Presidente dell’Anica dal 2011 al 2016; Corsi ne è stata Vice Presidente Vicaria prima della nomina di Francesco Rutelli).

Chi sono i 12 neo-commissari, ovvero gli esperti di cinema e audiovisivo chiamati a scegliere quali iniziative di promozione (festival, rassegne, premi, ricerche…) sostenere?

Ma procediamo con ordine (alfabetico):

Fortunato Cerlino (classe 1971): è un attore italiano, noto soprattutto per il ruolo di Pietro Savastano nella serie televisiva “Gomorra – La Serie” (basata sull’omonimo libro di Roberto Saviano, prodotta dalla Cattleya di Riccardo Tozzi)…

Lavinia Consolato (classe 1994): scrittrice, giornalista e critica culturale italiana, nota per i suoi articoli e recensioni su argomenti che spaziano dalla letteratura alle tematiche sociali, fino a questioni femministe e di giustizia sociale; scrive per varie piattaforme culturali, come uRadio (radio dell’Università di Siena), dove esplora temi contemporanei legati a libri, femminismo, violenza di genere e trasformazioni sociali…

Tilde Corsi (classe 1948): produttrice, titolare della R&C Cinematografica (vedi supra).

Silvia Iannuzzi (classe 1961) attualmente addetta stampa e comunicazione dell’Anart Associazione Nazionale Autori Radiotelevisivi; già responsabile ufficio stampa Accademie de France; produttore esecutivo, per tre anni, per Endemol, e prima ancora, per sette anni, Head of Production del canale Cult della piattaforma Sky…

Guia Loffredo (classe 1964): avvocato specializzato nel settore cine-audiovisivo e produttrice creativa, è stata per quasi venti anni responsabile delle produzioni cinematografiche del Cecchi Gori Group, attualmente consulente della Italian Internation Film ovvero del gruppo della famiglia Lucisano…

Luigi Marzullo (classe 1953): giornalista Rai da sempre specializzato nel settore spettacolo, ma anche libri, conduttore di storici programmi notturni come “Per fare mezzanotte” e “Sottovoce” su Rai1, già Vice Direttore di Rai1, ormai pensionato, continua a collaborare con la tv pubblica, anche se circolava voce di un suo possibile passaggio al canale Nove (gruppo Warner Bros Discovery).

Franco Matteucci (classe 1948): già dirigente Rai di lungo corso, da programmista-regista diviene dirigente dei Programmi Educativi, poi capostruttura Programmi Intrattenimento e poi della Fascia Day Time, e da ultimo (fino al 2013) Direttore Marketing; ha pubblicato oltre dieci romanzi; è notoriamente vicino all’area del centro-destra…

Gianfranco Rinaldi (classe 1955): avvocato specializzato nel settore cine-audiovisivo, della televisione e dello spettacolo, già Coordinatore della precedente Commissione Esperti del Ministero, senza dubbio un tecnico con lunga esperienza anche nelle complesse procedure amministrative del Ministero della Cultura…

Rossana Rummo (classe 1953): dirigente pubblica di lungo corso; dal 1999 al 2001 è a capo del Dipartimento dello Spettacolo dell’allora Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibact); dal 2001 al 2002, è stata Direttore Generale per il Cinema del Ministero; dal 2003 al 2007, Direttore Generale dell’Azienda Speciale Palaexpo del Comune di Roma; dal 2008 e al 2012, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi; dal 2012 al 2014, Dg degli Archivi; dal 2014 al 2017, Direttore Generale Biblioteche, Istituti Culturali e Diritto d’Autore; dal 2017 al 2023, Consigliere della Corte dei Conti; notoriamente vicina all’area del centro-sinistra;

Raffaella Salamina (classe 1976): giornalista specializzata in cinema e spettacolo; direttrice del magazine on line “Il Giornale Off” (supplemento del quotidiano “il Giornale”); autrice televisiva e attualmente nella redazione di “Re Start” (trasmissione di approfondimento di Rai Tre, condotta da Annalisa Bruchi); già responsabile della comunicazione della Calabria Film Commission ed ufficio stampa dell’Anec (Associazione nazionale esercenti cinematografici); è notoriamente vicina all’area del centro-destra…

Riccardo Tozzi (classe 1947):fondatore della Cattleya dell’Itv Group (vedi supra); è notoriamente vicino all’area del centro-sinistra…

Vito Zagarrio (classe 1952): regista, storico del cinema e critico cinematografico; fino al 2022. professore ordinario di Cinema e Televisione presso l’Università di Roma 3; è stato anche fondatore e direttore artistico dei festival “Palladium Film Festival/CIneMaOltre” di Roma (iniziativa dell’Università) ed il “Costaiblea Film Festival” di Ragusa…

Gli unici 2 componenti della nuova commissione che erano nella precedente commissione (quella nominata da Dario Franceschini) sono Gianfranco Rinaldi e Guia Loffredo. Tutti gli altri sono neofiti, rispetto al lavoro che li attende.

Torneremo su queste nomine, qui ed ora ci limitiamo a segnalare che l’età media dei componenti della Commissione Promozione è di 64 anni. Il più giovane membro è la giornalista Lavinia Consolato (30 anni), seguita da Raffaella Salamina (51 anni); tutti gli altri sono ultra 60enni…

Non si può essere certamente schematici o pregiudiziali rispetto alla età “anagrafica”, ma si tratta certamente di persone che sono lontane dalle culture delle generazioni, dalla Generazione “Zeta” (i cosiddetti “zoomer” o “centennial”, i nati dal 1997 al 2012) alla Generazione “Alpha” (i cosiddetti “screenagers”, i nati dal 2013 al 2024): se si vuole stimolare il recupero di questi giovani verso la fruizione di film nelle sale cinematografiche, c’è qualcosa che evidentemente non quadra…

[ Note: questo articolo è stato redatto senza avvalersi di strumenti di “intelligenza artificiale”. ]

(*) Angelo Zaccone Teodosi è Presidente dell’Istituto italiano per l’Industria Culturale – IsICult (www.isicult.it) e curatore della rubrica IsICult “ilprincipenudo” per “Key4biz” (ragionamenti eterodossi di politica culturale e economia mediale).

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