“A me non risulta né una trattativa finale né una esclusiva con Telecom Italia”. L’ad di Metroweb, Alberto Trondoli, smentisce così la notizia del Sole24ore secondo cui Telecom Italia era stata selezionata come nuovo partner nel riassetto azionario della società della fibra milanese. Secondo il quotidiano, la trattativa sarebbe entrata nelle fasi finali con una possibile conclusione entro la fine di marzo.
Metroweb è controllata al 53,8% dal Fondo F2i, con la restante quota del 46,2% in mano a FSI (Fondo controllato dalla Cassa depositi e Prestiti). Ma se quest’ultimo è intenzionato a restare come partner sul lungo periodo, il Fondo guidato da Renato Ravanelli ha messo in vendita la sua quota, non avendo più interesse a essere socio di maggioranza.
Secondo quanto riportato dal Sole24ore, l’operazione prevedrebbe un aumento di capitale di circa 1 miliardo, cifra necessaria per permettere a Telecom di entrare nell’azionariato Metroweb.
Rimane, tuttavia, ancora l’incertezza sul tipo di formula verrà usata per operare nuovi investimenti e quindi il relativo aumento di capitale.
Indiscrezioni delle settimane precedenti, davano per possibile l’ipotesi di un aumento di capitale direttamente su Metroweb altrimenti su un veicolo societario che verrebbe creato ad hoc.
Quello che è certo quindi, è che al momento la maratona Metroweb continua.
Intanto, posizioni discordanti tra le fila del Pd, con dichiarazioni in ordine sparso sulla vicenda Metroweb.
Filippo Taddei (Pd): ‘Banda larga cruciale, no comment su Metroweb’
“Preferisco non commentare la scelta dei singoli operatori ma il governo si impegna affinché l’investimento” sulla banda ultralarga “possa realizzarsi in maniera adeguata, massiccia e in tempi rapidi. Tutto ciò che facilita questo è il benvenuto”.
Il responsabile economico del Pd Filippo Taddei preferisce non entrare nel merito del dossier Metroweb, con il possibile ingresso di operatori telefonici, ma concentrarsi sul piano nazionale del governo sulla banda ultra larga. “Facciamo tutto il possibile per rispettare le scadenze”, aggiunge Taddei sottolineando che “non sarebbe elegante da parte mia commentare specifiche condizioni, assetti proprietari o possibilita’ di organizzare il mercato”. “Ma posso confermare che siamo determinati a fare in modo che l’ investimento sulla banda larga sia cruciale per lo sviluppo del Paese”.
Mauro Maria Marino (Pd): ‘Se partner sarà Telecom Italia, concentrazione pericolosa’
“Secondo quanto riportato da un autorevole quotidiano economico, la scelta del nuovo partner di Metroweb sarebbe Telecom Italia. La notizia desta preoccupazione, poiché ci troveremmo di fronte a una concentrazione pericolosa per lo sviluppo del mercato delle telecomunicazioni fisse”. Così Mauro Maria Marino (Pd), presidente della commissione Finanze del Senato.
“Il Governo sta approntando un importante progetto strategico sulla banda ultralarga e sta per presentare il disegno di legge annuale sulla concorrenza. Paradossale assistere in parallelo al rischio di monopolizzazione della rete in fibra con l’ ingresso dell’ attuale monopolista della rete in rame nell’unico operatore alternativo sulla fibra. Se tale operazione venisse confermata – conclude Marino in una nota – si darebbe un colpo alla concorrenza nelle telecomunicazioni fisse, già in seria difficoltà”.