“Assolutamente no, non c’è nessun dissenso.” Questo è quello che afferma il consigliere economico di Palazzo Chigi e deputato Yoram Gutgeld alla Camera, smentendo tutta quella serie d’indiscrezioni dell’ultima settimana che facevano presupporre attriti tra lui e Raffaele Tiscar, vicesegretario generale alla Presidenza del Consiglio, sulla vicenda Metroweb e sul tema, contestuale, dello sviluppo della fibra ottica nel nostro Paese.
Le indiscrezioni mettevano in luce un possibile contrasto tra i due consiglieri del Premier Renzi sulla vicenda Metroweb. Contrasto che sarebbe nato a causa di posizioni diverse sul futuro assetto della società della rete, cui dovrebbe essere demandato lo sviluppo dell’infrastruttura in fibra ottica. Secondo i rumors, Tiscar sarebbe stato più incline a un ‘condominio’ aperto a tutti gli operatori (opzione però già scartata da Telecom Italia) , dando però gli strumenti a Telecom Italia per raggiungere gradualmente il 51% di Metroweb. Gutgeld avrebbe invece puntato sull’ascesa della sola Telecom Italia, che avrebbe potuto fin da subito salire al controllo della società milanese rilevando la quota F2i – 53,8%- azionario di maggioranza.
La maratona Metroweb continua quindi a tenere col fiato sospeso i diretti interessati, anche perchè secondo altre indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, il Fondo F2i potrebbe anche fare marcia indietro decidendo di non vendere più la sua quota.
Gli ultimi rumors
Da parte del Governo si evince un interesse importante verso il dossier, anche se il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli ha riferito che il Governo, dal canto suo, si esprimerà quando ci saranno delle proposte sul tavolo.
Secondo quanto riferito alla stampa da fonti autorevoli, la strategia dell’esecutivo rimarrebbe incentrata sulla necessità di avere una rete in fibra ottica unica. La volontà sarebbe quindi di convogliare tutti gli agenti interessati in una collaborazione comune nel migliore interesse del sistema-paese.
Altre fonti, fanno quindi sapere che resta in piedi l’ipotesi di un aumento di capitale che però non verrà’ lanciato direttamente su Metroweb ma su un veicolo societario che verrà’creato ad hoc e che aprirà la porta anche a un socio di minoranza che affiancherebbe l’attuale compagine azionaria (che comprende anche Fsi, F2i e Fastweb). Sia Telecom Italia che Vodafone hanno presentato a Metroweb i loro piani industriali. Resta da vedere su quale dei due si orienterà la scelta del management.