Ancora una volta Metroweb al centro del contendere di due pretendenti. Enel e Telecom testa a testa per conquistare la società che vanta tra i suoi asset principali la rete in fibra ottica milanese, ma che conta nel suo azionariato la Cassa Depositi e Prestiti e F2i. L’ente guidato da Claudio Costamagna, controllato all’80% dal Ministero dell’Economia, può essere considerato il braccio operativo del Governo per gli investimenti strategici nelle infrastrutture (CDP è il principale azionista, ad esempio, di alcune importanti società quotate: ENI, TERNA e SNAM tra queste), mentre il Fondo F2i, lanciato nel 2007, ha una dimensione di oltre 1,85 miliardi di euro dei quali CDP ha sottoscritto un impegno di investimento per oltre 150 milioni.
Ovvio quindi che è in questa ottica che il controllo di Metroweb diventa strategico per lo sviluppo della fibra. Sia Enel che Telecom, altrimenti, potrebbero certo farne a meno.
Metroweb è l’oggetto del desiderio delle telco italiane da svariati anni. Un accordo che porti Telecom al suo controllo sarebbe l’epilogo di un lungo tira e molla che va avanti da oltre due anni, mentre è da almeno 4 anni che si tenta di mettere le due società allo stesso tavolo per realizzare una rete unica, vista l’insensatezza di realizzarne due.
La carta vincente, che potrebbe portare Telecom al 100% della società presieduta da Franco Bassanini, potrebbe essere ora lo scambio con Telecom Italia Sparkle, i cui asset sono considerati di importanza strategica dal Governo. L’offerta elaborata da Flavio Cattaneo include, oltre a un’offerta in contanti a F2i per la sua quota del 53,8%, anche la cessione di una quota di Sparkle tra il 20 e il 30% a CDP Equity (l’ex FSI).
Secondo le ultime ricostruzioni, Telecom valuterebbe Metroweb 650 milioni di euro, non 1 miliardo come ipotizzato in precedenza sulla base di un multiplo di 15 volte l’Ebitda Metroweb, evidentemente sconveniente per Telecom anche perchè a fronte di una valutazione di Sparkle di solo 8 volte l’Ebitda.
Sul tavolo Metroweb, oltre all’offerta Telecom, starebbe però arrivando anche quella di Enel. La società elettrica – che sostenuta dal Governo e con Vodafone e Wind come partner commerciali ha lanciato un piano da 2,5 miliardi per la realizzazione di una rete in fibra ottica in 224 città italiane – valuterebbe Metroweb circa 760 milioni di euro e punterebbe ad acquisire la sola quota di F2i.
Il gruppo elettrico prevede, secondo alcune fonti, la successiva fusione tra Metroweb e Enel Open Fiber, la newco creata da Enel per gli investimenti nella fibra ottica, ma punta a mantenere il controllo della società veicolo per poter gestire gli investimenti che saranno realizzati oltre che nelle città più redditizie anche nei cluster C e D, dove saranno stanziati fondi pubblici.
La differenza tra le due offerte sarebbe a vantaggio di Enel per 100 milioni di euro, ma quella Telecom potrebbe infine prevalere grazie a Sparkle.