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Metroweb: anche per F2i si va avanti con Enel

Francesco Starace

Francesco Starace

In merito alla cessione di Metroweb, il Cda di F2i, riunitosi questa mattina, ha deciso in maniera unanime di dare mandato all’ad Renato Ravanelli di proseguire i negoziati con Enel, così come era trapelato anche dall’ultimo cda della Cassa Depositi e Prestiti.

Anche se nessuna comunicazione ufficiale seguirà alla riunione di questa mattina, una fonte vicina alle trattative ci conferma che attorno alla proposta avanzata dalla società elettrica c’è stata piena armonia decisionale.

Quanto alla chiusura dell’operazione, i tempi non saranno brevi: ci sono ancora, riporta Mf-Dowjones, diversi nodi da sciogliere sia relativamente alla posizione di Fastweb che riguardo il ruolo di F2i nell’azionariato della società che nascerebbe dalla eventuale fusione tra Metroweb ed Enel Open Fiber.

Enel ha presentato per Metroweb un’offerta da 806 milioni di euro, poco meno, quindi, di quella di Telecom Italia, che aveva presentato un’offerta da circa 820 milioni di euro.

La proposta di Enel prevede due opzioni. La prima comporta l’acquisizione da parte di Enel Open Fiber della quota di F2i (53,8%) e la successiva fusione con Metroweb. In questo caso il fondo guidato da Renato Ravanelli uscirebbe dalla compagine azionaria.

La seconda prevede la fusione tra Enel Open Fiber e Metroweb e un successivo aumento di capitale della nuova entità riservato a Enel. In questo modo, la quota  di F2i si diluirebbe intorno al 25%.

La società elettrica vorrebbe chiudere in tempo per partecipare ai bandi per l’ultrabroadband nelle aree C e D che a quanto affermato dal sottosegretario Giacomelli dovrebbero partire entro l’inizio dell’estate. Oggi il sottosegretario ha riferito che il via libera di Bruxelles è “sostanzialmente” già arrivato: “Abbiamo consegnato tutto a Palazzo Chigi, hanno tutto loro”, ha dichiarato, senza tuttavia chiarire se l’ok di Bruxelles è stato già formalizzato.

Prima di firmare l’accordo di cessione restano, però,  da limare i dettagli relativi alla permanenza di F2i nell’azionariato della nuova entità societaria e a un eventuale futuro disimpegno del fondo.

C’è poi da chiarire ancora la posizione di Fastweb che controlla il 10,6% di Metroweb Milano e ha potere di veto sulle modifiche dell’azionariato fino al 2017.

La società, controllata dagli svizzeri di Swisscom, sarebbe allineata alla posizione di F2i e CDP ma, forte del fatto di aver già portato la fibra in molte delle città oggetto del piano Enel, starebbe chiedendo, secondo alcune ricostruzioni, di poter accedere alla rete con qualche agevolazione tariffaria, in particolare sulle linee secondarie che collegano l’armadio in strada con le abitazioni.

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