“Nessuna decisione è ancora stata assunta da F2i né per quanto concerne la cessione della maggioranza di Metroweb detenuta dal Primo Fondo, né per quanto attiene all’eventuale investimento del Secondo Fondo nel nuovo progetto nazionale di cablatura delle aree A e B e, attraverso gare, delle aree C e D”. E’ quanto ha dichiarato al nostro giornale l’amministratore delegato di F2i Renato Ravanelli, smentendo la notizia secondo cui il fondo avrebbe già deciso e comunicato a Enel l’intenzione di uscire dal capitale di Metroweb.
Il primo giugno, il Cda di F2i – che controlla il 53,8% di Metroweb – ha deciso in maniera unanime di dare mandato all’ad di proseguire i negoziati con Enel, sulla linea di quanto indicato anche dall’ultimo cda della Cassa Depositi e Prestiti, altro azionista, al 46,2% della società milanese della fibra. In corsa per l’acquisizione c’era anche Telecom Italia.
Ma ancora nulla è stato ufficializzato e la liquidazione della quota del 53,8% in mano a F2i e la contestuale uscita del Fondo dalla compagine azionaria di Metroweb resta solo una delle opzioni sul tavolo.
La proposta presentata da Enel il mese scorso prevede due opzioni. La prima comporta l’acquisizione da parte di Enel Open Fiber della quota di F2i (53,8%) e la successiva fusione con Metroweb. In questo caso il fondo guidato da Renato Ravanelli uscirebbe dalla compagine azionaria.
La seconda prevede la fusione tra Enel Open Fiber e Metroweb e un successivo aumento di capitale della nuova entità riservato a Enel. In questo modo, la quota di F2i si diluirebbe intorno al 25%.
La precisazione arriva a seguito di quanto riportato da MF-DowJones, secondo cui il Fondo avrebbe già deciso di cedere in toto la propria quota per una cifra che, calcolata sulla base della valorizzazione complessiva che Enel ha fatto sull’intero capitale di Metroweb, dovrebbe corrispondere a circa 440 milioni.