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Metodo Kaizen: il miglioramento continuo per elevare l’efficienza aziendale

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Il Kaizen è una filosofia gestionale basata sul miglioramento continuo di processi, prodotti e competenze, nell’ottica che anche i più piccoli progressi possano fare la differenza.

Enterprise 4.0 è una rubrica settimanale dedicata ai processi di innovazione aziendale a cura di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.

Il Kaizen è una filosofia gestionale basata sul miglioramento continuo di processi, prodotti e competenze, nell’ottica che anche i più piccoli progressi possano fare la differenza.

Coniato negli stabilimenti giapponesi nel secondo dopoguerra, il termine Kaizen deriva dalle parole giapponesi “kai” (cambiamento) e “zen” (buono), che insieme significano proprio “miglioramento continuo”.

Sempre più aziende e fabbriche stanno implementando i principi Kaizen all’interno dei propri processi produttivi: approfondiamo insieme a Neosperience le diverse aree di applicazione, le tecnologie a supporto e l’impatto di questo metodo sull’efficienza aziendale.

Verso una maggiore efficienza

Il metodo Kaizen è stato sviluppato in Giappone, più precisamente nell’ambito della fabbrica automobilistica Toyota, come una metodologia con una solida base valoriale che potesse riportare il Paese a livelli competitivi dopo la Seconda guerra mondiale.

Le applicazioni del Kaizen nel settore manifatturiero intervengono in ogni area della produzione, dalle persone ai processi, e si concentrano su bisogni tanto semplici quanto cruciali:

  • ridurre i difetti di produzione;
  • eliminare gli sprechi;
  • aumentare la produttività e l’efficienza;
  • promuovere l’innovazione.

Il nucleo ideologico del Kaizen è basato sul coinvolgimento di tutti i livelli dell’organizzazione,in uno sforzo condiviso che tende un miglioramento costante e continuo dei processi, in grado di stimolare al contempo l’utilizzo di nuove metodologie e strategie di produzione.

Nella pratica, il Kaizen si concretizza in una serie di attività di standardizzazione e miglioramento costante dei processi, nelle quali trovano spazio buone pratiche come la formazione continua dei dipendenti e l’uso di strumenti di monitoraggio statistico della qualità dei processi.

Il metodo Kaizen in Italia: dalle grandi aziende alle PMI

Il metodo Kaizen ha trovato terreno fertile anche in Italia. Infatti, nel corso degli ultimi decenni impianti di produzione del calibro di Stellantis e Luxottica hanno implementato questo metodo nell’ambito dell’innovazione dei processi produttivi.

Il Kaizen non è tuttavia prerogativa solamente delle grandi aziende: insieme alle altre forme innovative di gestione aziendale come la metodologia Agile, il Lean Thinking e il Six Sigma, presenta caratteristiche di scalabilità e adattabilità che lo rendono adatto a essere implementato anche nelle piccole e medie imprese.

Il miglioramento continuo è peraltro alla base anche della norma ISO 9001, una certificazione internazionale che attesta il rispetto dei requisiti dei sistemi di gestione delle qualità all’interno delle aziende in più settori produttivi.

La certificazione, che ha valore triennale, è rilasciata da enti specializzati che valutano gli interventi per il miglioramento qualitativo a ogni livello della struttura aziendale.

Nell’ottica della Process Innovation, resa possibile dall’utilizzo di soluzioni tecnologiche di ultima generazione, il metodo Kaizen ha tutte le carte in regola entrare nel flusso della transizione digitale delle PMI italiane, consentendo in questo modo di ottimizzare la linea produttiva e aumentare i margini operazionali.

Metodo Kaizen, non solo produzione

Come abbiamo già visto, il metodo Kaizen è nato e si è sviluppato prevalentemente nel settore manifatturiero, ma può trovare applicazione anche in altri contesti e settori industriali all’interno di aziende e organizzazioni di piccole e grandi dimensioni.

Alcuni degli scenari alternativi di applicazione del Kaizen includono:

  • Project Management: il Kaizen aiuta a fare economia di tempo e risorse in ciascuna delle fasi di articolazione di un progetto, riducendo al minimo le inefficienze nella definizione di piani d’azione più snelli per i progetti futuri.
  • Sanità: il Kaizen è un alleato fondamentale per le strutture ospedaliere, dove la gestione del budget e la necessità di intervenire tempestivamente rivestono un ruolo cruciale.
  • Logistica: anche dopo che i prodotti escono dalla catena di montaggio e si avviano alla distribuzione, il Kaizen è utile per monitorare e ottimizzare lo stoccaggio e il trasporto delle merci.

Kaizen e sistemi di gestione della qualità

Gli strumenti informatici possono supportare in modo efficace questa metodologia di miglioramento continuo, aiutando la manodopera a rilevare eventuali criticità e snellire i processi di produzione.

Nello specifico, le soluzioni gestionali più avanzate per il controllo statistico dei processi (SPC) combinano all’interno di un’unica suite più moduli:

  • Gestione delle competenze;
  • Proposte e workload dei dipendenti;
  • Analisi dei dati;
  • Aderenza alle norme ISO 9001;
  • Visual Management;
  • Gestione dei progetti.

Sincronizzando ed elaborando una grande quantità di dati, questo tipo di soluzione consente di tracciare l’intero ciclo di produzione Kaizen in modo integrato, anche in più stabilimenti, e pianificare la gestione dei progetti a breve e a lungo termine.

In combinazione con moduli di Visual Quality e Pre-Delivery Inspeciton, i gestionali Kaizen permettono di definire gli standard di qualità e, in combinazione con macchinari di Industrial IoT, monitorare la loro efficienza in tempo reale tramite funzionalità di reportistica avanzate.

In conclusione, con i suoi principi di miglioramento continuo, il metodo Kaizen integra nell’Industria 4.0 non solo una metodologia solida per dirigere l’impresa nella direzione di un’innovazione complessiva dei processi, ma anche una mentalità propositiva, da cui deriva un aumento della produttività e del morale dei dipendenti.

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