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Metaverso e Web 3D: guida agli spazi virtuali del futuro

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Alla base delle applicazioni presenti e future del Metaverso, che presuppongono la creazione di nuovi ambienti virtuali e aumentati, si inserisce il Web3D, ovvero l’insieme di tecnologie digitali che fanno tesoro della capacità di rappresentare oggetti e spazi tridimensionali.

Il Metaverso è già qui: è il momento per le imprese di esplorarne le potenzialità, conoscendo a fondo i nuovi modelli di business che mette a disposizione.

Alla base delle applicazioni presenti e future del Metaverso, che presuppongono la creazione di nuovi ambienti virtuali e aumentati, si inserisce il Web3D, ovvero l’insieme di tecnologie digitali che fanno tesoro della capacità di rappresentare oggetti e spazi tridimensionali.

Il Web3D, che Neosperience integra già da anni in progetti e soluzioni in Realtà Virtuale e Realtà Aumentata, si unisce alla dimensione sociale che contraddistingue il Metaverso per dare vita a nuovi spazi virtuali.

Questi ultimi possono assumere diverse forme e scopi: vediamoli insieme.

Il Metaverso come spazio progettuale: il Digital Twin

Il Metaverso rappresenta lo spazio ideale per sperimentare nuovi prodotti e servizi prima di presentarli sul mercato nel mondo reale.

Le tecnologie del Web3D e del Metaverso trasformano il Web in uno spazio di progettazione sperimentale avanzato per prototipazioni 3D e simulazioni.

Grazie ai costi contenuti e alla possibilità di testare prototipi in ambienti sicuri, il Metaverso si rivela di grande utilità per i progetti di ingegneria nel settore industriale, manifatturiero e automotive.

Il Metaverso come showroom

Già da anni esiste la possibilità di creare e utilizzare spazi 3D virtuali come showroom: lo dimostrano i progetti condotti da Neosperience, grazie a soluzioni di Mixed Reality che fanno uso dei motori tridimensionali più avanzati, per clienti come Prada e Haier.

L’entrata in campo del Metaverso, anzi dei Metaversi proprietari messi a disposizione da singole aziende e brand, carica di un nuovo significato questo tipo di operazione commerciale e permette una maggiore interazione non solo con i prodotti esposti, ma anche tra il cliente e il consumatore finale.

Questa tecnologia trova applicazione anche nel B2B: all’interno degli spazi virtuali gli stakeholder possono consultare veri e propri cataloghi interattivi e beneficiare dell’utilizzo di configuratori di prodotto arricchiti dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

Il Metaverso come sala eventi

Il mondo degli eventi virtuali rappresenta la naturale evoluzione imprenditoriale della forma attuale del Metaverso. Ormai da tempo numerosi brand hanno sperimentato l’organizzazione di eventi come sfilate e convegni su spazi come Decentraland e Sandbox.

Anche le aziende manifatturiere hanno la possibilità di allestire spazi virtuali per offrire ai clienti la possibilità di osservare in 3D progetti e impianti, partecipare a meeting e assistere a distanza alla presentazione dei nuovi prodotti.

È inoltre possibile organizzare eventi all’interno di metaversi proprietari – una nuova frontiera che, grazie a soluzioni scalabili come NFT-Commerce, diventa alla portata delle aziende che desiderano farne uso.

Il Metaverso come real estate

Nel Metaverso, proprio come nel mondo reale, è possibile acquistare terreni e comprare case. All’interno del videogioco Sandbox, di proprietà dello studio di produzione Pixowl, è possibile diventare proprietari di terreni da destinare a eventi e progetti digitali.

Le tecnologie che abilitano l’acquisto di spazi virtuali su queste piattaforme sono la blockchain e l’utilizzo di criptovalute come Ethereum. L’unità di misura, il parcel, stabilisce le dimensioni dell’appezzamento messo a disposizione dalla piattaforma virtuale.

È possibile anche costruire immobili, come sedi o uffici, nel Metaverso, acquistando appezzamenti in autonomia o grazie alla mediazione di un’agenzia specializzata. Sono già sorte diverse agenzie immobiliari virtuali a livello globale, un numero destinato a crescere nel prossimo futuro.

Il Metaverso come aula

Grazie alla sua natura interattiva e immersiva il Metaverso si presta a diventare un valido strumento per la formazione scolastica e professionale.

È possibile impiegare per scopi educativi le tecniche di gamification che contraddistinguono il Metaverso così come lo conosciamo oggi, utilizzando le dinamiche tipiche del mondo dei videogiochi per mantenere alta l’attenzione dei più giovani.

Dal punto di vista imprenditoriale, invece, il Metaverso diventa l’ambiente ideale per la formazione continua e l’aggiornamento professionale.

L’obiettivo, reso possibile dalla Realtà Virtuale e dalla Realtà Aumentata, è condurre da remoto riunioni e meeting: non a caso ha fatto notizia nelle ultime settimane l’accordo raggiunto tra Meta e Microsoft per l’utilizzo di Teams con i nuovi visori Quest Pro.

Conclusione: Metaverso e mondo reale

Il Metaverso, nelle sue applicazioni presenti e future, consente alle aziende, così come ad enti pubblici e amministrazioni, di stabilire un punto di contatto tra il mondo fisico e il mondo digitale, utilizzando come fattori abilitanti il Web3D, le criptovalute e la blockchain. Diventa allora imprescindibile investire sulla formazione continua e sull’innovazione, così da sganciare questa innovazione dalla dimensione videoludica con cui la si conosce al giorno d’oggi. Solo in questo modo sarà possibile superare l’hype e dare un nuovo senso al Metaverso.

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