L’attività estrattiva nel mondo
L’industria globale ha bisogno di grandi quantità di minerali e metalli per produrre ogni tipo di manufatto, compresi i mezzi di trasporto, le infrastrutture e le costruzioni. Nel 2022 ne sono stati estratte in totale 2,8 miliardi di tonnellate in tutto il mondo.
Al primo posto ci sono i minerali ferrosi e al mondo se ne estraggono circa 2,6 miliardi di tonnellate all’anno, da cui si ottengono 1,6 miliardi di tonnellate di ferro.
I minerali ferrosi rappresentano da soli il 93% dell’attività estrattiva globale, seguono i metalli industriali, che sono il 6,6% del totale (oltre 185 milioni di tonnellate). Il rimanente 0,05% è rappresentato dai metalli preziosi, fondamentali per le tecnologie avanzate (1,5 milioni di tonnellate).
Il 93% sono minerali ferrosi
Di fatto i minerali ferrosi sono i più ricercati e si trovano in diversi ambienti geologici, tra cui rocce ignee, metamorfiche o sedimentarie.
Questi minerali combinati con altri elementi come coke e calcare sono fondamentali per la produzione di acciaio (il 98% dei minerali ferrosi è destinato a quest’attività).
Secondo i dati illustrati da visualcapitalist.com, il 75% dell’estrazione avviene in Australia, Brasile, Cina e India, ma in minore quantità anche in decine di altri Paesi nel mondo.
I metalli industriali
Rame, alluminio, piombo e zinco, sono i principali metalli industriali e trovano ampio utilizzo nell’edilizia e a livello industriale.
L’alluminio è il principe dei metalli (69 milioni di tonnellate estratte ogni anno, il 40% del totale) e viene prodotto soprattutto in Cina, Paese che detiene il 56% delle quote mondiali.
Segue il rame con il 22% (41 milioni di tonnellate estratte ogni anno), il manganese (20 milioni di tonnellate) e lo zinco (13 milioni di tonnellate).
I metalli preziosi alla base delle nostre tecnologie di punta
I metalli preziosi rappresentano invece una minima parte dell’attività estrattiva, circa 1,5 milioni di tonnellate all’anno, ma sono estremamente importanti ai fini dello sviluppo economico e tecnologico.
Lattina (20,7%), ossidi di terre rare (20%), molibdeno (16,7%), cobalto (12,7%), litio (8,7%), vanadio (6,7%), tungsteno (5,6%), niobio (5,3%), argento (1,7%), cadmio (1,6%), sono gli elementi chiave di tecnologie avanzate oggi alla base di piani di crescita, innovazione e decarbonizzazione di tutte le più grandi economie del pianeta.
Tecnologie alla base delle attuali transizioni digitali, energetiche ed ecologiche. I litio e il cobalto sono ampiamente utilizzati nella produzione di batterie e sistemi di accumulo per i veicoli elettrici e l’elettrificazione, le terre rare invece per la produzione di magneti, leghe metalliche e in generale nell’elettronica di consumo e industriale.