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Meta vuole introdurre l’AI generativa nei giochi del metaverso

Meta ha annunciato piani ambiziosi per integrare l’AI generativa nei giochi del metaverso, promettendo un’esperienza di gioco più immersiva e interattiva. Durante un recente evento, si legge su Tech Crunch, i dirigenti di Meta hanno delineato come l’AI generativa possa trasformare l’interazione degli utenti con l’ambiente virtuale, consentendo la creazione dinamica di contenuti e scenari in tempo reale.

Questa tecnologia permetterà agli sviluppatori di giochi di progettare mondi virtuali più complessi e adattivi, dove le azioni e le decisioni dei giocatori influenzeranno direttamente lo sviluppo della trama e delle sfide.

L’AI generativa, una delle innovazioni più avanzate nel campo dell’intelligenza artificiale, utilizza algoritmi per generare contenuti originali, dall’arte alle conversazioni, basandosi sui dati e sui comportamenti degli utenti.

Nel contesto del metaverso, ciò potrebbe significare la fine dei contenuti predefiniti, sostituiti da esperienze uniche e personalizzate per ogni giocatore. Meta ha sottolineato che questa integrazione non solo arricchirà l’esperienza di gioco, ma aprirà anche nuove opportunità per i creatori di contenuti e gli sviluppatori, offrendo strumenti più potenti per esprimere la loro creatività.

Tuttavia, la società riconosce anche le sfide e le responsabilità associate all’implementazione dell’AI generativa, in particolare in termini di sicurezza e etica. Meta sta lavorando per garantire che i sistemi di AI siano progettati con attenzione alla privacy e alla protezione dei dati, per prevenire abusi e garantire un utilizzo responsabile della tecnologia.

Con l’obiettivo di posizionarsi all’avanguardia dell’innovazione tecnologica, Meta spera che l’adozione dell’AI generativa nei giochi del metaverso non solo rivoluzionerà il modo in cui le persone interagiscono con i mondi virtuali, ma stimolerà anche l’intero settore a esplorare nuove possibilità creative.

Ma il metaverso ancora non decolla

Ma il metaverso ancora non decolla. Una realtà virtuale in cui teniamo riunioni aziendali o visitiamo familiari lontani – deve ancora diventare realtà, e molti media ed esperti di tecnologia hanno già pronunciato il de profundis e proclamato morto il Metaverso di Meta.

La divisione Reality Labs di Meta, la sua divisione di ricerca e attività di realtà virtuale, ha registrato mercoledì una perdita di 3,8 miliardi di dollari durante i tre mesi terminati il 31 marzo.

Ma ciò detto, per il Metaverso non è stata detta la parola fine. Le perdite di Reality Labs, per quanto ingenti, si sono ridotte considerevolmente rispetto al trimestre precedente (17%) e leggermente rispetto all’anno precedente (3,7%). Resta il fatto che il Metaverso continua ad essere un grosso problema per Zuckerberg.

“È stato un buon inizio anno”, ha detto Zuckerberg alla presentazione della trimestrale di fine aprile scorso. “Continuiamo a fare progressi costanti anche nella costruzione del metaverso”.

Zuckerberg continua a crederci

Quel che è certo è che la fase di hype tecnologico intorno al metaverso in genere si è sgonfiata in modo repentino, sostituita peraltro da un’analoga fase di esaltazione dell’Intelligenza Artificiale. Vedremo nei prossimi mesi se il metaverso sarà in grado di riguadagnare terreno e interesse.

A quanto pare, Mark Zuckerberg continua a crederci: “In futuro, sarai in grado di teletrasportarti istantaneamente come un ologramma per essere in ufficio senza doverti spostare, a un concerto con gli amici o nel soggiorno dei tuoi genitori per restare in pari. Ciò aprirà più opportunità, indipendentemente da dove vivi. Potrai dedicare più tempo a ciò che conta per te, ridurre i tempi nel traffico e le emissioni di carbonio”. Vedremo.

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