Il fondatore e capo di Meta, Mark Zuckerberg, ha detto in un’intervista a “The Verge” che valuta un investimento “simbolico” in EssilorLuxottica per “rafforzare la partnership nel lungo” periodo tra le due aziende, che hanno da poco rinnovato l’alleanza sugli occhiali “smart”.
A suo dire, il gruppo italo-francese “potrà diventare uno dei principali centri per la manifattura, la realizzazione e la progettazione della prossima principale categoria di piattaforme informatiche”.
Nell’intervista a tutto tondo rilasciata a The Verge sulle prospettive di Meta e sulla sua visione circa l’intelligenza artificiale e i trend della tecnologia, Zuckerberg ha dichiarato, asserendo a più riprese di credere nel gruppo fondato da Leonardo Del Vecchio. “Penso che passeranno dall’essere la prima azienda di occhiali al mondo a una delle maggiori aziende tecnologiche al mondo”, ha inoltre detto, spiegando che l’Italia e l’Europa potrebbero addirittura diventare un hub internazionale di piattaforme informatiche in generale, un po’ come successo per Samsung in Corea, che ha reso il Paese una delle principali piazze di costruzione dei telefoni. L’imprenditore ha insistito sul fatto che EssilorLuxottica sta a modo suo costruendo il futuro, grazie soprattutto alla tecnologia, che è più necessaria di quanto si creda per realizzare gli occhiali.
“Sono davvero entusiasta del lavoro che stiamo facendo insieme e, fondamentalmente, penso che sarà un’azienda di enorme successo in futuro», ha aggiunto, rivelando inoltre di avere frequenti contatti, soprattutto con Rocco Basilico (manager della società e figlio della moglie di Leonardo Del Vecchio, ndr) e Francesco Milleri (ad di Essilux).
Meta presenta Orion AR
Zuckerberg ha da poco presentato Orion AR, un prototipo di occhiali con funzioni di realtà aumentata. Niente a che vedere con i Ray-Ban, le cui due generazioni permettono semplicemente di scattare foto e girare video dalle lenti, qualcosa già in giro da anni (ad esempio sugli Snap Spectacles). Orion è il diretto discendente dei Google Glass ma costruito con maggior criterio ed, evidentemente, giunto in un’epoca maggiormente pronta ad accettare un dispositivo del genere.
Meta sostiene che Orion non è solo un prototipo di ricerca, ma è “uno dei prototipi di prodotto più raffinati che abbiamo mai sviluppato, ed è veramente rappresentativo di qualcosa che potrebbe essere spedito ai consumatori”. Continuando a lavorare sul prodotto internamente, “possiamo continuare a costruire rapidamente e continuare a spingere i confini della tecnologia, aiutandoci ad arrivare a un prodotto di consumo velocemente”. Parte di questa iterazione include l’abbassamento del prezzo degli occhiali per renderli più accessibili.
Una tabella trapelata l’anno scorso indicava che Meta aveva pianificato di lanciare i suoi primi occhiali AR per i consumatori nel 2027, anche se l’azienda afferma che intende farlo “nel prossimo futuro”. I rivali non stanno a guardare: Snap ha recentemente lanciato i suoi occhiali AR di quinta generazione, disponibili solo per gli sviluppatori e con una quota mensile di 99 dollari.
I Ray-Ban diventano sempre più legati all’AI
Quanto ai Ray Ban-Meta, Zuckerberg non ha fornito numeri di vendite, ma ha detto che “stanno andando molto bene e che per altro la domanda di questo tipo di occhiali è stata sottovalutata”.
Co una fotocamera da 12 MP di alta qualità integrata, i Ray-Ban Meta sono dotati di auricolari open ear che consentono di ascoltare podcast, libri o musica e, da oggi, sono anche in grado di effettuare ricerche su Spotify e Amazon Music con i soli comandi vocali.
Negli Stati Uniti e in Canada, Meta AI su Ray-Ban Meta permette anche, ad esempio, di scrivere didascalie, tradurre testi, identificare frutta esotica e tanti altri oggetti. Presto Meta AI sarà ancora più integrata nella vita di tutti i giorni, consentendo di impostare promemoria e ricordare dettagli come il parcheggio dell’auto sempre usando i soli comandi vocali.
È stato inoltre aggiunto il supporto di Meta AI per input video, offrendo un supporto in tempo reale grazie al quale l’intelligenza artificiale può interagire e conversare con l’utente.