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Meta svela gli occhiali di realtà aumentata ‘Orion’: può diventare la nuova Apple?

Ieri sera, Meta ha presentato Orion, i suoi primi occhiali di realtà aumentata. Niente a che vedere con i Ray-Ban, le cui due generazioni permettono semplicemente di scattare foto e girare video dalle lenti, qualcosa già in giro da anni (ad esempio sugli Snap Spectacles). Orion è il diretto discendente dei Google Glass ma costruito con maggior criterio ed, evidentemente, giunto in un’epoca maggiormente pronta ad accettare un dispositivo del genere.

Meta, la nuova Apple

Di fatto, quello che oltre venti anni fa ha rappresentato Apple per la rivoluzione del mobile, potrebbe oggi essere Meta con la nuova era di internet, fortemente impregnata di AI e contenuti 3D. Pensiamo alla sua ambiziosa scommessa sul metaverso. Se questo mondo virtuale immersivo dovesse davvero prendere piede, Meta, grazie ai suoi investimenti in hardware e software dedicati, potrebbe conquistare una posizione dominante simile a quella di Apple con l’iPhone. Inoltre, l’enorme base di utenti di Meta su piattaforme come Facebook, Instagram e WhatsApp rappresenta un vantaggio strategico per lanciare nuovi prodotti e servizi, raggiungendo un pubblico vastissimo.

Tuttavia, è importante sottolineare che Meta e Apple presentano differenze significative. Il modello di business di Meta si basa principalmente sulla pubblicità, rendendola più vulnerabile alle fluttuazioni del mercato, mentre Apple trae profitto dalla vendita di hardware e servizi. Inoltre, la reputazione di Meta è stata offuscata da critiche sulla gestione della privacy e la diffusione di disinformazione (basti ricordare il caso Cambridge Analytica), il che potrebbe ostacolare la sua capacità di attrarre utenti e sviluppatori. Sebbene abbia il potenziale per diventare un player di primo piano nel panorama tecnologico, Meta è ancora troppo immersa in progetti prototipali e sperimentali. La scalata dipenderà dalla capacità di superare le sfide attuali e trasformare la visione in realtà, qualcosa in cui Apple è maestra.

Orion, come sono fatti

Meta ha rivelato per la prima volta cinque anni fa di star sviluppando occhiali intelligenti olografici, ma in realtà ci sta lavorando da un decennio. Secondo Zuckerberg, Orion è “il paio di occhiali AR più avanzato mai realizzato” che deriva da “invenzioni rivoluzionarie in praticamente ogni campo dell’informatica moderna”. Per prima cosa, utilizza dei piccoli proiettori per visualizzare gli ologrammi sugli occhiali, che sembrano molto meno scomodi da indossare rispetto ai precedenti prodotti AR mainstream come Magic Leap, Hololens di Microsoft e i già menzionati Google Glass. Inoltre, non isolano dal resto del mondo come un visore per realtà virtuale (anche se i visori di Meta ti consentono di vedere cosa ti circonda tramite le telecamere integrate). Di conseguenza, è possibile vedere i volti completi, gli occhi e le espressioni di chi li indossa senza dover ricorrere a una strana e inquietante soluzione alternativa come sta facendo Apple con EyeSight su Vision Pro.

Meta sottolinea che Orion è leggero e funziona sia all’interno che all’esterno. L’azienda sostiene che gli occhiali consentono “esperienze digitali che non sono vincolate dai limiti dello schermo di uno smartphone” poiché sovrappongono elementi olografici al mondo reale. Inoltre, le lenti integrano l’intelligenza artificiale contestuale per aiutare a comprendere meglio il contesto. Un esempio? Basterà guardare dentro un frigorifero con gli occhiali e far sì che Meta AI elabori una ricetta in base a ciò che contiene. In base alle immagini condivise da Meta, ci saranno anche versioni olografiche di varie altre app, come Spotify, YouTube e Pinterest.

Prototipo, ancora per poco

Meta sostiene che Orion non è solo un prototipo di ricerca, ma è “uno dei prototipi di prodotto più raffinati che abbiamo mai sviluppato, ed è veramente rappresentativo di qualcosa che potrebbe essere spedito ai consumatori”. Continuando a lavorare sul prodotto internamente, “possiamo continuare a costruire rapidamente e continuare a spingere i confini della tecnologia, aiutandoci ad arrivare a un prodotto di consumo velocemente”. Parte di questa iterazione include l’abbassamento del prezzo degli occhiali per renderli più accessibili.

Una tabella trapelata l’anno scorso indicava che Meta aveva pianificato di lanciare i suoi primi occhiali AR per i consumatori nel 2027, anche se l’azienda afferma che intende farlo “nel prossimo futuro”. I rivali non stanno a guardare: Snap ha recentemente lanciato i suoi occhiali AR di quinta generazione, disponibili solo per gli sviluppatori e con una quota mensile di 99 dollari.

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