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Meta sta ancora addestrando la sua intelligenza artificiale gratuitamente?

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È da poco che Meta ha informato il pubblico, con una manovra “sottotraccia”, di aver introdotto nei sui sistemi l’Intelligenza Artificiale e di voler addestrare con i dati degli utenti. Ma è davvero così?

È da poco che Meta ha informato il pubblico, con una manovra “sottotraccia”, di aver introdotto nei sui sistemi l’Intelligenza Artificiale e di voler addestrare con i dati degli utenti.

A partire dal 26 giugno utilizzerà/avrebbe utilizzato gratuitamente i dati pubblicati sui suoi social network dai propri utenti.

Come già evidenziato da Antonio Caffo “Meta cambia idea. Non userà più i nostri dati sui social per addestrare la sua AI” posto che le il preavviso fornito agli utenti non aveva i crismi per far comprendere all’utenza la reale portata dell’operazione in atto.

Tuttavia, nelle pagine dedicate, nulla è cambiato e in esse ancora si legge ad esempio che:

Utilizziamo dati pubblicamente disponibili online e informazioni concesse in licenza. Inoltre, usiamo le informazioni condivise nei Prodotti e servizi di Meta, ad esempio post, foto e relative didascalie. Non utilizziamo i contenuti dei messaggi privati che scambi con familiari e amici per addestrare le nostre intelligenze artificiali”.

Fortunatamente, ai seguenti link https://privacycenter.instagram.com/privacy/genai e https://www.facebook.com/privacy/genai viene data, comunque, la facoltà di opporsi (al canale specifico) e contestare tale trattamento dei dati motivandone la richiesta.

Personalmente, si suggerisce di esercitare -in ogni caso e in attesa dell’esito dei veti espressi dalle varie autorità già intervenute (sperando che intervenga anche il Garante italiano) – il diritto di opposizione su entrambe le piattaforme e conservare le risposte di accoglimento della richiesta.

Invero, una motivazione adeguata all’opposizione a tale trattamento dovrebbe richiamare il diritto dell’utente ad autodeterminarsi liberamente in merito alla sua vita passata, presente e futura, senza che Meta o chi per essa (fornitori, delegati o terzi abilitati o chiunque altro) possa trattare i dati e le informazioni relativi ai contenuti pubblicati sui suoi social network per l’impiego e l’addestramento dei sui software (specie per ciò che attiene l’intelligenza artificiale).

L’opposizione, inoltre, deve richiamare anche il diritto di opporsi a qualsiasi forma di profilazione e trattamento relativamente a tale scopo in modo che quanto pubblicato o condiviso non sia motivo o strumento per manipolare – direttamente o indirettamente- la vita, anche sociale, e la libera espressione dell’utente stesso.

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