La domanda più difficile cui rispondere è cos’è in realtà di metaverso? Una questione complessa anche per Meta, che in poche parole definisce il metaverso come la prossima piattaforma informatica…un futuro che semplicemente va oltre ciò che rientra all’interno di uno schermo che ti sta in mano.
Metaverso, la prossima versione di Internet
Questa definizione si basa sul concetto di realtà immersiva e sulla capacità di far sentire i visitatori come trasportati in un altro luogo, in un altrove che sia reale o totalmente fantastico non è importante. In questo modo, il metaverso immaginato da meta ha molto in comune con la moda e con la bellezza. E questo fa capire meglio perché la tecnologia sia diventata in pratica un’ossessione per questi settori.
In realtà, il metaverso è soltanto una delle diverse aree dove Meta e Facebook, Instagram e altre app interagiscono con il mondo della moda e del fashion, a sua volta strettamente connesso con lo shopping, il livestreaming gli NFT e molto altro ancora.
Un esempio per tutti è quello dello shopping in livestreaming
Il suo vivace slancio in Asia sta prendendo piede nelle regioni occidentali, in gran parte grazie agli sforzi di piattaforme come Facebook, Instagram, Snapchat, Amazon e altri. Una chiara estensione del social video, è un altro modo per portare una qualità più coinvolgente o interattiva allo shopping online. Un altro è la realtà aumentata, con prove virtuali di vestiti e altri filtri ed effetti che portano a conversioni reali, cioè ad acquisti veri.
Il commercio fa parte dell’attività di Meta da molto tempo ormai. Si può dire che fa parte del suo Dna e il metaverso è soltanto l’ultima evoluzione tecnologica che ne può trarre vantaggio.
Ora la moda è una delle chiavi della visione di Meta del metaverso
Il big americano l’ha sempre vista come una delle industrie più creative e tecnologicamente avanzate. Alcuni esempi? Burberry, come uno dei primi a trasmettere in streaming le sfilate di moda su Instagram Stories; La conversione di Karl Lagerfeld del Grand Palais in un negozio di alimentari per uno spettacolo Chanel del 2014; l’esperienza del negozio 3D interattivo di Prada che utilizza i visori Meta Quest VR e Beauty AR di Charlotte Tilbury, Sephora e altri, con prova virtuale e acquisti integrati, che portano ad altri progetti nell’abbigliamento.
Gap ha utilizzato gli effetti AR per consentire alle persone di provare virtualmente un piumino. E stiamo assistendo anche a una conversione molto forte. Non è solo la cosa divertente da fare, in realtà si sta trasferendo e le persone lo stanno effettivamente comprando.
Il consiglio di Meta ai brand interessati
Il consiglio di Meta ai brand interessati a entrare nel mondo virtuale, ma che non sanno da dove cominciare, è di utilizzare gli strumenti che esistono oggi, pur avendo un occhio su ciò che sta arrivando. In particolare, il consiglio è di esplorare le possibilità fornite dall’AR, che è un’estensione più accessibile del metaverso.
Altri possono tenere traccia di ciò che stanno facendo gli altri marchi, compresi gli sforzi della stessa Meta, come il suo nuovo negozio di avatar.
Meta sa bene che le persone vogliono acquistare abiti premium, per questo punta su marchi cult come Balenciaga, Prada e Thom Brown.
Puoi comprare ora, cose per vestirti da solo. Quindi il commercio sta alimentando il modo in cui funziona il mondo e funzionerà anche nel metaverso.
Metaverso, vale 3 trilioni di dollari a livello globale nel prossimo decennio
Anche se questa è una visione fortemente idealistica delle prospettive della tecnologia, Meta non è la sola a crederci. Secondo stime di Analysis Group, l’economia del metaverso potrebbe valere circa 3 trilioni di dollari a livello globale nel prossimo decennio.
Questo è anche quanto tempo impiegherà probabilmente la tecnologia per arrivare veramente. Secondo Meta, l’attesa durerà probabilmente dai cinque ai dieci anni.
Nel frattempo, l’impennata delle vendite digitali e del social commerce che l’azienda ha visto durante la pandemia sta gettando le basi per ciò che verrà dopo, stuzzicando l’appetito dei consumatori più giovani per esperienze più avanzate.
Sono già state fatte delle ricerche su alcuni Gen Z e Millennial, e quel che è certo è che vogliono vivere esperienze coinvolgenti. Quattro acquirenti su cinque prevedono che il nuovo sviluppo tecnologico in AR e VR migliorerà le loro vite e più di sei acquirenti su 10 pensano che la tecnologia AR possa effettivamente aiutarli anche quando fanno acquisti.