Generative AI Insights è la rubrica curata da Recomb, il think tank dedicato all’esplorazione dell’impatto e del potenziale dell’AI generativa in vari aspetti della vita umana. Recomb studia l’AI generativa da tutte le angolazioni: professionale, etica, tecnica, legale, economica, ambientale, sociale, educativa e culturale. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Generative AI Insights su Key4biz clicca qui..
Meta, la società di Mark Zuckerberg, aveva progettato la costruzione di un nuovo centro dati negli Stati Uniti alimentato da energia nucleare per sostenere la crescente domanda energetica dei modelli di AI. Tuttavia, il piano ha incontrato vari ostacoli, tra cui la scoperta di una specie rara di api nel sito prescelto, il che ha complicato il progetto dal punto di vista ambientale e regolamentare.
Zuckerberg aveva pianificato di collaborare con un operatore di impianti nucleari esistenti per fornire energia senza emissioni, ma ha dovuto affrontare diverse sfide burocratiche e logistiche. Nel frattempo, Amazon, Google e Microsoft hanno già concluso accordi per impiegare energia nucleare nei loro data center, seguendo l’esigenza di soddisfare l’elevato consumo energetico delle applicazioni AI, che richiedono fino a dieci volte l’energia di una ricerca online tradizionale.
Nonostante i costi elevati e il rischio ambientale legato ai rifiuti radioattivi, l’energia nucleare è considerata da molti come una soluzione sostenibile per l’AI, fornendo energia stabile e continuativa, particolarmente preziosa in un contesto di competizione tra le grandi aziende tecnologiche. Meta continua a cercare soluzioni per ridurre le proprie emissioni di carbonio, esplorando varie opzioni tra cui l’energia nucleare.
Zuckerberg ha inoltre espresso preoccupazione per l’approccio limitato degli Stati Uniti al nucleare rispetto alla Cina, che ha potenziato significativamente la propria capacità nucleare negli ultimi anni.
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E se l’AI fosse davvero un vantaggio per Hollywood?
L’articolo esplora come l’adozione dell’AI stia trasformando l’industria cinematografica di Hollywood, andando oltre le mere aspettative di riduzione dei costi e velocità di produzione. Metaphysic, una start-up di effetti visivi, è al centro di questa rivoluzione, offrendo strumenti che consentono di creare immagini realistiche dei volti degli attori attraverso l’uso di sofisticate tecniche AI.
Questo tipo di tecnologia è stato impiegato in film come “Here” di Robert Zemeckis, in cui attori come Tom Hanks sono stati ringiovaniti digitalmente per interpretare diverse età senza l’uso di trucco tradizionale o costose tecniche CGI.
L’articolo sottolinea le implicazioni di tali innovazioni sia sul piano artistico che economico, mostrando come l’AI possa abbattere le barriere tecniche e stimolare nuove forme di espressione. Tuttavia, permangono dubbi e resistenze, specie considerando l’impatto sui posti di lavoro e sui processi creativi tradizionali: molti temono che l’AI possa ridurre la componente umana e creativa, automatizzando segmenti significativi della produzione cinematografica.
Alcuni registi e tecnici, però, vedono l’AI come un potenziamento delle possibilità narrative e non una minaccia, mantenendo la performance attoriale al centro del processo, anche con l’ausilio di strumenti AI.
Questa convergenza tra innovazione e tradizione suggerisce una Hollywood in evoluzione, dove l’AI potrebbe essere sia uno strumento creativo che una sfida etica e artistica da gestire con attenzione.
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Il futuro dell’AI da 1,3 trilioni di dollari dipende sempre più da Taiwan
Taiwan si sta affermando come un pilastro fondamentale per l’industria dell’AI, attirando aziende, dirigenti e imprenditori che riconoscono nell’isola una combinazione unica di talento, costi competitivi e rapidità operativa.
Jung Yoonseok, responsabile strategico della startup di chip AI Rebellions, ha scelto Taiwan rispetto ad altri luoghi asiatici per il potenziale di velocità e competenza nel settore manifatturiero. L’isola ospita migliaia di realtà imprenditoriali che trovano in Taiwan un ambiente favorevole per trasformare le loro visioni AI in prodotti concreti.
Secondo il report, il valore del mercato globale dell’AI potrebbe raggiungere 1,3 trilioni di dollari, un’espansione che richiederà infrastrutture di produzione avanzate, talenti specializzati e una gestione efficace dei costi.
Taiwan, con il suo dinamico ecosistema industriale, offre proprio questi vantaggi, consolidando la sua importanza nel panorama tecnologico mondiale. Inoltre, l’alta concentrazione di competenze tecniche e l’agilità del settore produttivo taiwanese consentono alle aziende di accorciare i tempi di sviluppo e distribuire i prodotti AI in modo rapido e competitivo.
Questa centralità di Taiwan non solo promuove l’innovazione nell’ambito AI, ma attira anche investimenti significativi, rendendo l’isola un nodo cruciale nella catena di fornitura globale.
Di conseguenza, Taiwan non è solo un partner strategico, ma si sta posizionando come un leader nel settore, dimostrando la capacità di influenzare significativamente il futuro delle tecnologie AI.
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