Accelerare sul consolidamento del settore delle telecomunicazioni e sull’armonizzazione delle risorse di spettro: sono queste le priorità dell’industria europea delle telecomunicazioni, che spera nella nuova Commissione europea per vedere esaudite le proprie richieste e invertire il trend negativo dei ricavi, che persiste ormai da diversi anni.
E la nuova Commissione di Jean-Claude Juncker sembra voler raccogliere le sollecitazioni degli operatori, come dimostrano anche le parole pronunciate dal Vicepresidente al mercato unico digitale Andrus Ansip nel suo intervento alla Conferenza GSMA Mobile 360 a Bruxelles.
Ansip ha snocciolato alcune cifre che la dicono lunga sulla frammentarietà del settore: “solo il 14% delle piccole e medie imprese utilizza Internet per vendere online e solo il 12% dei consumatori europei acquista oltre frontiera”. E ha poi ricordato che le aziende che operano su internet hanno bisogno di “velocità e scala per sopravvivere” e queste non saranno raggiungibili fino a quando “l’Europa digitale sarà divisa dai confini nazionali” e fino a quando mancherà “Una chiara strategia a lungo termine in grado di stimolare l’ambiente digitale, minimizzare l’incertezza giuridica e creare condizioni eque per tutti”.
“Il consolidamento transnazionale in un mercato europeo più dinamico dovrebbe aumentare la scelta per i consumatori e dare agli operatori la possibilità di offrire i loro servizi su base pan-europea”, ha detto Ansip, ricordando comunque che occorre anche “stimolare gli investimenti nelle reti e la concorrenza sui mercati per dare ai consumatori i maggiori vantaggi”.
Anche per questo, ha aggiunto, aumentare le risorse di spettro disponibili e tutelare la net neutrality per permettere a tutti “di accedere a qualunque servizio e applicazione e di distribuire contenuti senza essere limitato o bloccato, a prescindere dal paese in cui ci si trova”.
Nei giorni scorsi, un importante assist ai sostenitori di un approccio più flessibile alla net neutrality è arrivato dal cancelliere tedesco Angela Merkel, mentre anche il Commissario europeo al digitale, Gunther Oettinger ha affermato in un’intervista al magazine tedesco Focus di voler riformare le regole del settore tlc per assicurare un ritorno economico adeguato a chi investe nelle reti e solo successivamente “dare libero sfogo alla concorrenza”.