I grandi investitori internazionali chiedono maggiore certezza nelle politiche di regolazione del settore delle Tlc e si aspettano una riforma che snellisca il quadro normativo a livello europeo. E’ questo in sintesi il messaggio che arriva dalle due giornate del forum dedicato alla politiche per l’economia digitale ‘The Juncker digital Revolution’ che si è tenuta a Londra.
Dal mondo degli investitori è emerso un chiaro messaggio in favore di una maggiore certezza nelle politiche di regolazione del settore Tlc insieme all’attesa di una riforma del quadro normativo verso una minore regolazione. Nel corso del forum sono inoltre stati affrontati e discussi i modelli di sviluppo del mercato digitale in Cina, secondo mercato mondiale delle Tlc per dimensioni e primo mercato mondiale nel segmento internet. Da numerosi partecipanti è stata sollevata la necessità per entrambe le parti di costruire le basi per una collaborazione di lungo periodo.
Nel corso dei lavori sono stati discussi diversi aspetti legati alla necessità di investimenti pubblici e privati per lo sviluppo delle reti ultra-broadband fisse e mobili. A tal proposito, Luigi Gambardella, fondatore di Broadband4Europe, ha detto di attendere con “impazienza la pubblicazione nella settimana prossima delle linee strategiche per mercato unico digitale da parte della Commissione Europea. Le aspettative sono alte – ha aggiunto – il commissario Guenther Oettinger ha dimostrato grande visione nelle sue prime indicazioni di riforma per spingere gli investimenti nell’economia digitale”.
La nuova strategia digitale della Ue è attesa per il 6 maggio prossimo. Ieri le maggiori associazioni che rappresentano il settore Tlc, ETNO per l’Europa e USTelecom per gli Usa, hanno fatto un appello alle istituzioni per promuovere contesti di business favorevoli agli investimenti in nuove reti.
Al seminario sono intervenuti, tra gli altri, Roberto Viola, vicedirettore per le comunicazioni della Commissione Europea, e numerosi rappresentanti di banche d’investimento come Barclays, AXA Investment Management, Alliance Bernstein, Wellington Asset Management, Fidelity Management & Research e Ontario Teachers’ Pension Plan.