Con la nuova strategia per il mercato unico digitale, la Commissione europea invia un segnale forte che l’implementazione delle nuove reti e gli investimenti per realizzarle avranno la priorità nelle future azioni politiche di Bruxelles. Nel contempo, si riconosce che i mercati europei soffrono di mancanza d’investimenti in un contesto dove manca un quadro regolamentare coerente. Questo in sintesi il messaggio dell’ETNO, l’associazione che raccoglie i maggiori operatori Tlc europei, a commento della nuova strategia per il digital single market, presentato oggi dalla Commissione Juncker. (Ecco il documento ETNO per contribuire alla Strategia del Mercato Unico Digitale).
“Se vogliamo far sì che l’Europa guidi la corsa del digitale, è necessario un intervento rapido e urgente, che segua le linee guida del documento di strategia anche per quanto riguarda la revisione più ampia del pacchetto Tlc, prevista per il 2016. I passi da fare sono in primo luogo l’armonizzazione dello spettro, oltre all’eliminazione degli ostacoli agli investimenti nello sviluppo delle infrastrutture di rete”, si legge nella nota dell’ETNO.
“I cittadini e le imprese europee chiedono una rapida transizione verso le reti superveloci – ha detto Steven Tas, Presidente Esecutivo di ETNO – Azioni rapide sulle norme attuali e una profonda revisione del quadro normativo delle telecomunicazioni in corso, sono il pre-requisito per la costruzione di nuova dorsale digitale in Europa. I leader del settore tlc sono pronti a investire di più in Europa: ergo, misure concrete e rapide sono un fattore critico”.
Secondo l’ETNO, la strategia per il Mercato Unico Digitale indica che i responsabili delle politiche europee riconoscano i drammatici cambiamenti del mercato e le loro implicazioni per i cittadini e l’industria. L’aumento della concorrenza da parte di società via cavo e dei maggiori fornitori, dovrebbe incoraggiare una revisione pro-investimento dell’attuale quadro normativo delle telecomunicazioni.
Allo stesso tempo, prosegue ETNO, sempre più consumatori fanno un uso sostanziale dei servizi di comunicazione online e di applicazioni, quindi è necessaria una riflessione urgente sulle asimmetrie regolamentari.
“Il nostro obiettivo di Mercato Unico Digitale UE è intimamente legato ai risultati concreti in materia di armonizzazione dello spettro. Dal momento che la distribuzione della banda larga mobile è diventata una mossa strategica per la competitività e per potenziare la vita delle persone, sosteniamo i ‘policy makers’ – a Bruxelles e nelle capitali europee – in modo che possano promuovere un’idea comune in materia di spettro”, precisa la nota.
Secondo l’associazione, gli investimenti in reti mobili dovrebbero inoltre essere agevolati da un paesaggio normativo coerente che consenta rendimenti adeguati e una rapida diffusione. “A tal fine, dobbiamo anche incoraggiare proposte strategiche in materia di rilascio coordinato della banda 700 MHz per i servizi wireless di banda larga”, aggiunge ETNO.
I Mercati digitali si muovono velocemente. Molte delle dinamiche rilevate nel documento strategico di oggi hanno iniziato a influenzare il comportamento del consumatore e i modelli di business. Un’adeguata consultazione e valutazione sono quindi fondamentali, infatti l’Europa non può permettersi ulteriori ritardi nello sviluppo della banda larga.
Una buona dose di ambizione, sostenuta da un’analisi approfondita, avvantaggerà l’Europa, dal momento che sia i ‘policy makers’ che le autorità di regolamentazione cercano di ridefinire la governance e le regole alla luce della rivoluzione digitale.