La spinta sul Mercato Unico Digitale viene guidata dall’asse Parigi-Berlino. I due Paesi, in prima linea nella battaglia contro gli Over-The-Top che eludono il fisco in Europa e mentre dagli USA si grida al ‘protezionismo digitale’, rinsaldano il loro legame e oggi all’Eliseo i rispettivi Ministri dell’Economia, Emmanuel Macron e Sigmar Gabriel, presentano il loro Piano per accelerare sul Single Market.
Previsti una serie di seminari e di tavole rotonde che riuniranno decisori tedeschi e francesi, con l’ambizione di incoraggiare il dialogo e la cooperazione tra l’ecosistema delle startup e gli investitori.
Il tutto sotto l’egida di Angela Merkel, François Hollande e Jean-Claude Juncker.
Saranno presentate diverse iniziative come l’Alleanza per l’industria del futuro.
Per quanto riguarda il finanziamento alle startup, sarà creata una piattaforma per facilitare i co-investimenti tra banche pubbliche.
Obiettivo: raccogliere fondi in modo massiccio, dell’ordine di decine di milioni di euro, per far concorrenza agli Stati Uniti.
Il piano intende, ha spiegato Macron, “creare fondi europei di venture capital, in grado di costituire davvero degli ‘unicorni’ europei per rafforzare la nostra strategia che punta ad attirare maggiori investitori stranieri”.
I due Paesi potranno basarsi sulle proposte del Consiglio nazionale del digitale per la Francia e del BJDW tedesco, che oggi consegneranno almeno 15 nuove misure come l’insegnamento comune del digitale in tutta Europa, la creazione di un Programma Erasmus per le startup con borse europee, un regime sociale e fiscale armonizzato per tutte le aziende innovative e una maggiore collaborazione per i Big Data e l’Internet of Things.
Bisognerà anche affrontare la delicata questione della protezione dei dati personali, ad alcuni giorni della sentenza della Corte di Giustizia Ue sull’accordo Safe Harbour.
“Francia e Germania sono perfettamente allineati“, ha commentato il Ministro francese dell’Economia, aggiungendo che “con il Safe Harbor era stata presa una decisione non perfetta. Dal 2013 chiediamo con la Germania una regolamentazione a livello europeo in grado di garantire il rispetto della privacy”.
“L’attuale situazione – ha concluso – pone grossi problemi per tutte le aziende. Bisogna quindi trovare rapidamente una soluzione che ridia all’Europa i mezzi per verificare il rispetto della privacy e regolare efficacemente tutte le piattaforme” con il coinvolgimento di tutti gli Stati membri.