Garantire la continuità della fornitura di energia elettrica tra Francia e Italia, diversificare le fonti di approvvigionamento dell’energia, incrementando così la stabilità e la sicurezza della rete, sono alcuni tra i punti chiave del nuovo piano di investimenti transfrontalieri per la realizzazione del Mercato unico dell’energia a cui ha aderito Cassa Depositi e Presiti (CDP).
Si tratta della realizzazione di una nuova linea di interconnessione elettrica fra l’Italia e la Francia (Interconnector Italia-Francia), che l’Unione europea ha dichiarato di “interesse comune” e che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi strategici italiani ed europei di integrazione dei diversi sistemi elettrici e di sviluppo di una rete unica di distribuzione dell’energia.
Proseguendo la sua missione di “promozione e supporto dello sviluppo del Paese delineata dal Piano Industriale 2020”, a fronte di un investimento di circa 415 milioni di euro relativo alla parte italiana di uno dei due cavi, la CDP ha annunciato la sottoscrizione di una quota di circa 113 milioni di euro su un finanziamento firmato ieri per complessivi 338 milioni di Euro.
L’iniziativa, si legge in una nota CDP, consente di ridurre il costo dell’energia elettrica per i consumatori e per le imprese italiane e “favorisce la competitività delle imprese italiane, riducendo il costo dell’energia, oltre a porre le basi per la nascita di un mercato unico elettrico. Con il supporto a Interconnector, CDP prosegue nell’implementazione della Piattaforma Grandi Infrastrutture promossa insieme a BEI nell’ambito del Piano Juncker, in coerenza con il nostro ruolo di Istituto Nazionale di Promozione”, ha commentato Fabio Gallia, amministratore delegato CDP.
L’opera avrà una capacità di trasmissione complessiva di 1200 MW e si svilupperà per 190 km fra le stazioni di Piossasco (Piemonte, Italia) e Grand-Île (Savoia, Francia), in gran parte lungo sistemi viari già esistenti. La realizzazione e gestione della parte di infrastruttura che ricade sul territorio italiano è affidata a Terna.
L’infrastruttura consentirà di aumentare del 60% la capacità d’importazione di energia elettrica dalla Francia verso l’Italia, garantendo allo stesso tempo una riduzione del costo delle bollette per cittadini e imprese di circa 150 milioni di euro l’anno.