L’information technology (IT) vede diminuire la spesa globale di anno in anno e per il 2019, secondo l’ultima rilevazione Gartner, il dato è addirittura inferiore rispetto le attese dell’1,1%. Il problema, stando alle conclusioni del Report, è che quasi in tutto il mondo saturazione dei mercati e numero crescente di Pc, laptop e tablet accatastati nei magazzini ha portato il settore ad una situazione di crisi come da tempo non si vedeva.
Gli investimenti IT a livello mondiale dovrebbero attestarsi sui 3.750 miliardi di dollari entro la fine del 2019, con un piccolo incremento dello 0.6% su base annua. Un dato che non può essere considerato positivo e che è frutto solamente dei buoni risultati di alcuni segmenti, tra cui software (+9%) e servizi (+3,8%).
Tutti gli altri sono in grave perdita, come i device, di cui sopra, che potrebbero chiudere l’anno con un -4,3%, o i sistemi per data center, anch’essi stimati attorno ad un -3,5% entro la fine dell’anno, a cui si aggiungono i servizi di comunicazione, che sono attesi chiudere il 2019 con un -1%.
A trainare l’intero mercato globale sono sostanzialmente due Stati-mercato: Stati Uniti e Cina. Nonostante la guerra dei dazi in corso, il Nord America nel suo insieme vede crescere la spesa IT del 3,7%, mentre il grande Paese asiatico del 2,8%.
“Nonostante l’incertezza alimentata da voci di recessione, Brexit, guerre commerciali e tariffe, prevediamo che la spesa IT rimarrà invariata nel 2019 e in ripresa nel 2020”, ha spiegato nel commento allo studio John-David Lovelock, Research vice president di Gartner.
“La sensazione è che molte imprese stiano iniziando a preparare strategie di mercato tipiche di un periodo di crisi e recessione e questo in un momento in cui non è previsto niente del genere”.
Le stime Gartner per il 2020 sono molto più ottimiste rispetto all’anno in corso: la spesa IT potrebbe crescere del 3,7% a 3.878 miliardi, sempre trainata dall’enterprise software (+10,9%), dai servizi IT (+5,5%), dai data center systems in ripresa (+2,8%) e dai servizi di comunicazione (+1,5%).
I device potrebbero registrare un +0,8%, ma rimane il problema delle scorte di magazzino: non ci sono nuovi acquirenti e si va avanti a colpi di sostituzioni e upgrade.