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Mercati digitali. Scattano gli obblighi UE per Apple, Alphabet, Meta, Amazon, Microsoft e ByteDance

Legge sui mercati digitali e obblighi per i gatekeeper

Il Digital market act (Dma) è pienamente in vigore e sono scattati anche gli obblighi previsti dalla legge per i sei gatekeeper individuati dalla Commissione europea lo scorso settembre: Apple, Alphabet, Meta, Amazon, Microsoft e ByteDance.

Le Big Tech citate hanno avuto sei mesi di tempo per conformarsi all’elenco completo di obblighi e divieti a norma del regolamento sui mercati digitali, con l’obiettivo di offrire a utenti finali e commerciali dei loro servizi una scelta più ampia e una maggiore libertà.

A partire da ieri, 7 marzo 2023, i gatekeeper sono tenuti a dimostrare la loro effettiva conformità al regolamento sui mercati digitali e a descrivere le misure adottate redigendo delle relazioni di conformità.

La versione pubblica di tali relazioni sarà accessibile sulla pagina web della Commissione europea, dedicata al Dma. Le Big Tec designate dovranno inoltre presentare a Bruxelles una descrizione, sottoposta ad audit indipendente, delle tecniche utilizzate per la profilazione dei consumatori, unitamente ad una versione non riservata della stessa.

Ovviamente, scopo del Dma è migliorare il livello di concorrenza nel mercato interno europeo e renderlo più equo, trasparente e sicuro.

Le possibili sanzioni

Il regolamento stabilisce norme precise per 10 servizi di piattaforma di base, come ad esempio i motori di ricerca, i mercati online, gli store di applicazioni (app store), la pubblicità e la messaggistica online, conferendo nuovi diritti alle imprese e agli utenti finali europei.

Da questo momento in poi, la Commissione esaminerà scrupolosamente le relazioni di conformità e valuterà se le misure attuate sono efficaci ai fini del conseguimento degli obiettivi dei pertinenti obblighi previsti dal regolamento. La valutazione si baserà inoltre sui contributi dei portatori di interessi, che saranno raccolti anche nel contesto dei seminari sulla conformità, a cui i gatekeeper sono invitati per presentare le loro soluzioni.

In caso di violazione del regolamento sui mercati digitali, la Commissione può avviare un procedimento e in caso di mancato rispetto degli adempimenti richiesti può disporre ammende per un importo che può arrivare fino al 10 % del fatturato mondiale totale dell’impresa, percentuale che può aumentare fino al 20 % in caso di recidiva.

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