Il Governo ha capito che per cercare davvero di accelerare i pagamenti digitali non sono sufficienti solo gli incentivi per i consumatori. “Puntiamo ad introdurre le sanzioni, che oggi non ci sono, per chi non si dota di un Pos”, ha annunciato Maria Cecilia Guerra, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), nell’intervista al Corriere della Sera.
Mef: ‘Puntiamo a ridurre le commissioni sui pagamenti con carte di credito e bancomat‘
Sarebbe una misura fondamentale, come abbiamo scritto il primo ottobre, perché il Pos (Point of Sale, ovvero il dispositivo che permette al cliente di pagare in modo elettronico) è già obbligatorio. Ma la Legge di Stabilità 2016 che l’ha sancito è monca: non prevede, paradossalmente, sanzioni per chi non si adegua. Ben vengano, dunque, le multe dal prossimo anno per i commercianti e professionisti senza Pos, nonostante sia obbligati ad offrire ai consumatori anche questa modalità di pagamento. Come è, allo stesso tempo, necessario ridurre le commissioni sui micro-pagamenti digitali. E anche su questo aspetto il Governo sembra avere le idee chiare: “Puntiamo a ridurre le commissioni sui pagamenti con carte di credito e bancomat”, ha aggiunto Guerra.
“No prelievo sui contanti, sì ad incentivi per chi paga con la carta”
La sottosegretaria al Mef, nel presentare le altre soluzioni digitali anti-evasione da inserire nella legge di Bilancio 2020, ha escluso il prelievo sui contanti e confermato la premialità fiscale per chi pagherà con la moneta elettronica dall’anno prossimo. “I disincentivi al contante non ci sono, stiamo studiando dei meccanismi premiali per chi utilizza pagamenti tracciabili, come uno sconto fiscale”, ha dichiarato Guerra. Quindi si apprende che ancora il ministero dell’Economia e delle Finanze non ha individuato il giusto meccanismo di cashback, la restituzione, il mese successivo o a fine anno, di una frazione di quanto speso a chi paga con carta.
Con il potenziamento dei pagamenti digitali, la lotteria degli scontrini, a partire dal primo gennaio 2020, e una piattaforma blockchain per certificare crediti e debiti INPS, il Governo punta a far emergere 7,2 miliardi di euro dei 109 miliardi di evasione fiscale.