L'Affaire

Mediaset-Vivendi, weekend decisivo. In arrivo la terza proposta

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Stando alle ultime indiscrezioni, Mediobanca starebbe lavorando alla proposta che Vivendi dovrebbe consegnare a Mediaset a giorni.

I tempi stringono e questo che sta per iniziare potrebbe essere un weekend decisivo per l’affaire Mediaset-Vivendi.

Martedì 27 è infatti convocato il Consiglio d’amministrazione di Mediaset e per quella data, secondo indiscrezioni, Vivendi potrebbe consegnare una proposta alternativa rispetto all’ultima che ha aperto allo scontro tra le due aziende.

Una proposta alla quale starebbe lavorando Mediobanca e che coinvolgerebbe Telecom Italia.

Ricapitolando: ad aprile Vivendi chiude l’accordo col Biscione che prevede la cessione dell’89% di Premium; a luglio fa saltare l’intesa sostenendo che i conti della pay sono stati ‘truccati’ e propone di acquistare solo il 20% della pay tv e salire in tre anni a una quota di circa il 15% in Mediaset attraverso un prestito obbligazionario convertibile.

Mediaset dice no. Anzi. Ricorre in tribunale e chiude un risarcimento da 1,5 miliardi di euro.

La prima udienza è fissata a marzo.

Il 30 settembre però resta ancora fissata la deadline del vecchio accordo, quello di aprile. Ecco perché Vivendi si starebbe apprestando a trovare una soluzione.

Già il Ceo Arnaud De Puyfontaine aveva dato un timido segnale d’apertura nei giorni scorsi. E precedentemente dalla Francia era arrivata la notizia di un piano B e di un rilancio del progetto di media company paneuropea intorno alla pay tv Canal+.

Gli ultimi rumor ipotizzano la possibilità che Vivendi proponga di acquistare il 40% di Premium. Un altro 40% resterebbe a Mediaset mentre il restante potrebbe essere ceduto a un operatore tlc o a un fondo straniero.

L’ipotesi più accreditata è che questo terzo partner sia Telecom Italia con il quale si potrebbero avviare sinergie industriali molto interessanti.

 

Sky l’outsider?

Pare però che Mediaset stia valutando di tenere la linea dura.

Il Biscione resterebbe fermo su quanto stabilito con i francesi nell’accordo di aprile.

Perché?

Facile. Intascherebbe il risarcimento miliardario e potrebbe tentare di vendere Premium a un altro player a un prezzo inferiore.

Questa ultima opzione fa immediatamente pensare a Sky che già in passato aveva fatto un’offerta per Premium, respinta da Mediaset perché ritenuta al di sotto del valore della pay tv.

Nel frattempo i dati finanziari del gruppo ci hanno però detto altro. Il profondo rosso, la perdita di abbonati... Insomma la situazione non è delle migliori e la valorizzazione superiore ai 900 milioni di euro, stimati dopo l’ingresso di Telefonica che pagò 100 milioni di euro per l’11% della pay tv, non è più realistica.

Secondo alcuni, questo potrebbe spingere Sky a tornare in campo.

Ma il gruppo ha apertamente smentito e finora non c’è stato nessun contatto diretto con Mediaset.

Un simile accordo si spiegherebbe con una logica di mercato che vede il settore pay tv proteso verso una forte concentrazione anche per competere meglio con l’agguerrita concorrenza che arriva dai servizi Over-The-Top. Un’eventuale ingresso di Sky nella partita Premium è ben visto anche da Mediobanca che da tempo caldeggia questa ipotesi. Gli analisti di Piazzetta Cuccia sostengono oggi che oltre ai vantaggi chiaramente di mercato ci potrebbe essere l’interesse di Murdoch a voler sbarrare l’ingresso di Vivendi nella pay tv italiana.

Cosa farà Sky?

Intanto bisogna vedere cosa deciderà Vivendi e le prossime ore potrebbero essere decisive.

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