Tempi troppo stretti per Vivendi che entro domani dovrebbe presentare a Mediaset un accordo alternativo per la pay tv Premium, pena il rischio che l’azione giudiziaria avviata dal Biscione si chiuda con un risarcimento miliardario per i francesi.
Secondo MF, la deadline sarà spostata a metà ottobre.
In queste due settimane Vivendi potrebbe mettere a punto il nuovo accordo e superare così l’impasse nella quale si trova da quando a luglio ha deciso di proporre una nuova intesa a Mediaset per sostituire la precedente siglata lo scorso aprile.
I francesi non vogliono più l’89% di Premium.
La pay tv è in rosso e, secondo loro, non sarebbe possibile raggiungere il break-even nel 2018 come scritto da Mediaset sui documenti.
La soluzione dovrebbe essere quella di fare entrare un terzo partner.
Qualcosa in più potrebbe sapersi domani quando l’amministratore delegato di Vivendi, Arnaud De Puyfontaine, sarà in Italia per partecipare al Cda di Telecom dove l’Ad Flavio Cattaneo presenterà le nuove linee guida del piano strategico.
Sappiamo che da giorni circolano i nomi di Sky e Telecom Italia ma entrambe le aziende si sono già defilate. Anche se i dubbi restano.
Altri rumors parlano di colloqui in corso con fondi americani e medio-orientali.
Per MF, se Vivendi non riuscisse a trovare un accordo con un fondo istituzione, tenterebbe di convincere Telefonica (11%) a restare nel capitale di Premium per qualche anno ancora in modo da consentirgli di lanciare un nuovo business plan.
Gli analisti di Mediobanca continuano a sostenere che “un accordo sarebbe nell’interesse di entrambe le parti” ma precisano pure che è difficile che qualcosa accada nel breve termine.