Slitta a dicembre, probabilmente ai primi giorni del mese, l’udienza fissata per 23 ottobre nella causa civile Mediaset-Vivendi per la mancata acquisizione di Premium da parte del gruppo francese. Lo slittamento è dovuto al fatto che il giudice titolare della causa, Vincenzo Perozziello, andrà in pensione e il fascicolo dovrà passare ad un altro magistrato.
Dopo l’udienza dello scorso mese di febbraio, lo stesso Perozziello aveva concesso tempo fino a luglio alle parti per il deposito delle memorie difensive fissando al 23 ottobre la prima udienza di merito.
La causa del Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi chiede in primo luogo l’esecuzione del contratto di acquisto di Premium, la pay tv sedotta e abbandonata da Vivendi a luglio 2016, e un risarcimento danni fino a 3 miliardi da calcolare a punto dal mese di luglio di due anni fa come risarcimento danni.
Un secondo aspetto contestato da Mediaset e Fininvest riguarda l’Opa definita “ostile” da parte del gruppo francese, che ha portato Vivendi a detenere poco meno del 30% di Mediaset a dicembre 2016 prima dello stop da parte dell’Agcom, che ha imposto il conferimento in un trust delle quote eccedenti il 10% per violazione delle norme anticoncentrazione tra tv e telecomunicazioni.
Negli ultimi giorni sono tornate a circolare ipotesi di un possibile riavvicinamento tra le parti in vista di un accordo extragiudiziali ma al momento le posizioni sembrano essere ancora distanti.
Le frizioni fra Mediaset e Vivendi risalgono a due anni fa, dopo la mancata acquisizione di Mediaset Premium da parte del gruppo francese, e sono proseguite dopo la successiva scalata francese definita “ostile” dal gruppo di Cologno Monzese. La lite prosegue in tribunale, con una richiesta danni miliardaria da parte di Mediaset e Fininvest.
C’è da dire che all’ultima assemblea Mediaset i rappresentanti della fiduciaria di Vivendi non sono stati ammessi in assemblea. I rapporti non sembrano migliorati nel tempo anche se Mediaset, che sta lavorando ad un progetto per realizzare un grande polo dei media europei e sta cercando alleati, non esclude a priori la presenza di Vivendi nel progetto come investitore.
Quel che è certo, inoltre, è che Vivendi non ha alcuna intenzione di abbandonare il mercato italiano nonostante le difficoltà.
Intanto, sembra imminente l’acquisizione di Premium da parte di Sky.