Vivendi stringe su Mediaset Premium. Stando alle ultime indiscrezioni già nella prossima settimana, e comunque prima del 21 aprile quando ci sarà l’assemblea della media company francese, potrebbero essere annunciate importanti novità.
E’ possibile quindi che nei prossimi giorni Vivendi definirà l’operazione con il Biscione che potrebbe avvenire in tre step con scambio azionario tra le due aziende e infine l’ingresso del gruppo guidato da Vincent Bolloré in Premium.
Il mercato è in attesa di capire come verranno ridisegnati gli equilibri del mercato media-tlc.
Sicuramente la nomina di Flavio Cattaneo a nuovo amministratore delegato di Telecom Italia, di cui Vivendi è il principale azionista con una quota del 24,9%, han dato un forte colpo d’accelerata al piano del finanziere bretone che punta a creare una media company con vocazione paneuropea che potrà contare su quattro importanti avamposti: Francia, Italia, Spagna e Germania.
Il tutto per creare un grosso player che possa competere con operatori del calibro di Sky Europe o con newcomers come Netflix, ormai leader dei servizi streaming.
Una bella sfida per Bolloré che sta portando avanti una forte campagna di acquisizioni per assicurarsi contenuti pregiati, da quelli televisivi alla musica passando per i videogame, e fare la differenza sul mercato audiovisivo, potendo contare anche sulle infrastrutture tlc di Telecom ma non solo.
In ballo ci sono anche operatori come Telefonica, di cui Vivendi possiede una piccola quota, che è presente con l’11% in Premium.
La parola chiave è convergenza.
In questo processo Cattaneo, che vanta un’esperienza anche nel settore media essendo stato direttore generale della Rai, potrebbe fare l’ago della bilancia.
Le prossime settimane saranno decisive.
Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe ormai definita l’impalcatura dell’accordo tra le due aziende.
L’accordo strategico prevedrebbe un accordo su tre livelli: contenuti, distribuzione e pay tv.
Il primo passo sarebbe la creazione di una piattaforma OTT in cui confluirebbero i servizi streaming delle due aziende (Infinity Italia e Infinity Espana e da parte di Vivendi il servizio tedesco Watchever).
Lo step successivo sarebbe quello della produzione di contenuti esclusivi così come fa Netflix da distribuire su larga scala.
E infine un’alleanza per la pay tv che metterebbe insieme le due controllate, la francese Canal+ e l’italiana Premium che potrebbero fondersi e far la guerra a Sky.
Per quanto riguarda i dettagli più tecnici: le due aziende sarebbero presenti l’una nel capitale dell’altra e avrebbero a garanzia anche la presenza di un proprio consigliere nei rispettivi Cda.
Ma a ostacolare il tutto c’è l’enterprise value, Vivendi ha una capitalizzazione di 26 miliardi di euro contro i 4,5 miliardi di Mediaset.
Per equilibrare la situazione, Mediaset potrebbe garantire l’ingresso di Vivendi in Premium che vale 900 milioni di euro. Su questo prezzo però i francesi non sarebbero d’accordo.
Ed è su questo aspetto che i legali delle due compagnie si stanno confrontando per ultimare l’operazione.