Si complicano le cose tra Mediaset e Vivendi e si allontana la possibilità di trovare facilmente una soluzione alla loro disputa legale. E intanto cominciano a studiarsi le mosse di Sky che si sta muovendo in Francia mentre in contemporanea in Italia tornano ad alimentarsi i rumors su un possibile interessamento del gruppo televisivo di Murdoch per Mediaset Premium.
Intanto Vivendi, vedendo che il Biscione non intende arrendersi, avrebbe incaricato lo studio Clearly Gottlieb di studiare il caso, stando a quanto riferisce Il Sole 24 Ore.
Alla base dello scontro c’è la decisione di Vivendi di far saltare l’accordo con Mediaset per l’acquisizione della pay tv Premium, comunicata a fine luglio.
La compagnia guidata da Vincent Bolloré ritiene che gli italiani abbiano fatto una buona opera di maquillage ai conti di Premium, facendoli apparire migliori di quanto non lo fossero. E si ritiene altrettanto irrealistica la possibilità, ventilata da Mediaset, che Premium possa raggiungere il break-even nel 2018.
Difficile però pensare che un vecchio lupo della finanza come Bolloré si sia fatto così facilmente ingannare.
Alcuni hanno da subito ipotizzato che si tratta di un’astuta manovra per poter avviare la scalata a Mediaset.
Il dubbio al momento resta.
Fatto sta che l’azienda italiana dei Berlusconi ha subito deciso di trascinare Vivendi in tribunale per chiedere “l’esecuzione coattiva del contratto” stipulato l’8 aprile scorso e il risarcimento dei danni quantificati in 570 milioni di euro che potrebbe arrivare ai 1,5 miliardi, considerato che Mediaset e Fininvest hanno depositato due distinti atti di citazione.
Si era anche ipotizzato che i due gruppi volessero trovare rapidamente un’intesa in vista della prossima asta per gli diritti tv della Champions League, ma continua lo stato di stallo e dopo la decisione di Vivendi di ricorrere ai legali di Clearly Gottlieb, si ritiene che sia sempre più difficile che trovino l’accordo.
In tutto questo, mentre Vivendi ha deciso di mettere in standby il progetto della media company paneuropea che doveva avere in proprio avamposto in Italia, Mediaset continua a vagliare nuove opportunità commerciali.
E a rendere ancora più pepato questo autunno potrebbe esserci Sky con ruolo chiave tanto in Italia quanto in Francia.
Come?
Il gruppo di Murdoch ha investito nella streaming tv Molotov e in molti pensano che sia una mossa che preannuncia il suo arrivo sul mercato francese dei contenuti OTT dove Canal+ di Vivendi è al momento è in grave difficoltà finanziaria.
Mentre in Italia si torna a parlare di un possibile avvicinamento tra Sky e Mediaset.
In passato, ma la notizia non è mai stata confermata, pare che il gruppo di Murdoch avesse fatto un’offerta per Premium da oltre 1 miliardo giudicata però insufficiente da Mediaset.
Nel frattempo però le cose sono molto cambiate e per Sky potrebbe essere interessante entrare nell’affaire.
Sempre meglio che avere sul proprio mercato un lupo come Bolloré.
L’ipotesi è caldeggiata da tempo da Mediobanca e adesso anche da UBS, dell’idea che sul mercato italiano della pay tv non ci sia spazio per due operatori.
Al momento si tratta solo di ipotesi che gli analisti considerano ‘auspicabili’ e sensate dal punto di vista industriale.
L’azione di concentrazione ha un suo perché anche alla luce del fatto che sono sempre di più gli operatori che offrono contenuti pay in streaming.
Dopo Netflix, adesso anche Amazon Prime Video si prepara a sbarcare in Italia su un mercato dove sono già presenti operatori come Chili o TimVision e dove è anche molto forte l’offerta streaming dei broadcaster tradizionali.