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Mediaset Premium scommette sul web: nel 2015 streaming e app fuori abbonamento

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Mediaset Premium punta allo streaming. Con il novo anno tutto il palinsesto della pay tv del Biscione sarà disponibile sul web anche per chi non è abbonato.

L’amministratore delegato Franco Ricci, così come aveva anticipato nell’intervista a Key4biz, alla vigilia della nascita della New Co., è passato subito ai fatti, dimostrando che per il futuro la pay tv intende guardare di più a internet, per rispondere al meglio alla forte avanzata degli Over-The-Top sul mercato audiovisivo e alle richieste da parte degli utenti di servizi sempre più on-demand e multipiattaforma.

Ecco allora la proposta, la tv in streaming che prima era offerta solo agli abbonati, circa 2 milioni, adesso sarà disponibile per chiunque lo voglia.

Il servizio sarà utilizzabile da tutti i dispositivi mobili supportati da iOs di Apple e da Android di Google.

Il nuovo servizio “Premium on line”, solo via internet, darà la possibilità ai nostri clienti di avere tutta l’offerta, calcio, sport, cinema e serie, tutto in HD, senza avere la necessità di un abbonamento classico via Digitale Terrestre.

Crediamo – ha osservato Ricci – che Internet sia la piattaforma del futuro e sempre più utenti navigano soprattutto attraverso gli apparati mobili che siano tablet o smartphone”.

“Aggiungeremo – ha poi indicato – anche una nuovissima offerta di Play in mobilità su una nuova applicazione, con tutti i canali calcio, cinema e serie in HD, che aumenterà sensibilmente l’esperienza utente dei nostri clienti facilitando la visione dei nostri contenuti ovunque, su tablet e smartphone”.

Mediaset Premiun punta anche a potenziare i servizi attorno al calcio dopo la conquista dei diritti in esclusiva della Champions League per il triennio 2015- 2018 e delle otto squadre di Serie A.

“Abbiamo lanciato per primi in Italia la possibilità di vedere contenuti pay tv on-demand con Premium Play – ha commentato Ricci a Key4biz – e i primi a offrire un servizio completo di streaming online, Infinity, con oltre 5.000 contenuti tra cui scegliere. Diciamo che in Italia il mercato è ben presidiato, anche da altri operatori nazionali. Infatti i leader globali per il momento hanno escluso l’Italia dai territori europei in cui sbarcare. E’ un caso virtuoso in cui invece di subire l’invasione o cercare di chiudere le porte, abbiamo provato a muoverci per primi. E i risultati ci stanno dando ragione”.

Il colpo d’acceleratore sulla tv in streaming, secondo alcuni, potrebbe anticipare anche le mosse Netflix, la web company che si dice voglia sbarcare in Italia in primavera. Finora il gruppo americano ha escluso il nostro Paese dai propri piani d’espansione per l’insufficienza copertura di banda larga necessaria invece per supportare una connessione stabile e di qualità come quella richiesta dai servizi streaming.

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