Mediaset, che quest’anno conta di tornare all’utile, è pronta a considerare la vendita a Sky, ma anche ad altri pretendenti (le telco?) i diritti della prossima stagione di Champions League 2017-2018, detenuti da Premium in esclusiva fino alla prossima stagione. Lo ha fatto capire oggi il vicepresidente e ad Mediaset Pier Silvio Berlusconi, alla presentazione dei palinsesti della prossima stagione a Montecarlo. Se ne può quindi parlare, ma “Bisogna chiedere a loro, non ci sono discussioni al riguardo, ma se fanno un’offerta” anche se il tempo stringe e resta un mese o poco più per eventualmente chiudere.
Se sono rose fioriranno, intanto oggi Berlusconi ha detto che “La pay classica, con costi di abbonamento mediamente alti e tanti canali lineari, si è un po’ fermata. Noi pensiamo che il mercato pay sia destinato a non crescere o a crescere pochissimo. E’ un settore che vive di avvenimenti sportivi che costano tantissimo. L’evoluzione di Premium va verso Infinity, ma parliamo di svariati anni”.
Sky si è recentemente aggiudicata i diritti per la Champions League nel triennio 2018-2021 e potrebbe quindi essere interessata ad anticipare di un anno.
Champions League
“Abbiamo ancora la Champions per un anno, poi ci dirigiamo verso un’offerta a pagamento che vive su canali Over the top”; ha spiegato Berlusconi, ribadendo comunque che “Premium continua a lavorare e anche sulla serie A siamo in gioco”. “Non abbiamo partecipato alla prima asta perché consideravamo inaccettabile quella divisione dei pacchetti, il pacchetto per il digitale era insufficiente. La prossima volta giocheremo la nostra partita”.
Mediaset aprirà in ogni caso la sua pay per view all’acquisto della singola partita, su Premium che su Infinity. In attesa di capire come andranno le cose per la prossima asta della Serie A, la Champions sarà più in chiaro l’anno prossimo, sui canali del Biscione.
La tesi di Mediaset è ormai chiara: con il calcio si perde sempre, se non compri i diritti perdi abbonati; se invece compri i diritti perdi denaro per altri investimenti.
E di certo il calcio pesa sui conti di Mediaset, visto l’esborso di 700 milioni di euro nel 2014 per tre stagioni di Champions League che, per un motivo o per l’altro (compresa la scarsa performance delle squadre italiane nella manifestazione iridata) non hanno portato i ritorni attesi in termini di clienti.
Premium
La mancata acquisizione di Premium da parte di Vivendi ha lasciato il segno, non solo per il danno economico, calcolato intorno ai 350 milioni, ma anche per la difficoltà a chiudere quegli accordi che apparivano strategici per rimanere vivi in un settore che – come ha spiegato Berlusconi – “vive di diritti sportivi, ormai diventati costosissimi”.
Vivendi
“Su Vivendi non ci sono novità, né trattative, la vicenda avanza sotto il profilo giudiziario”, ha detto, aggiungendo, sui possibili intese con Telecom che “il comportamento di Vivendi ha messo in imbarazzo sia noi che Telecom. C’è un buon rapporto con loro e io non escludo accordi, ma oggi è tutto più difficile anche per i possibili incroci all’attenzione dell’Autorità”.