L’ingresso di Vivendi in Italia, dapprima con l’entrata nel capitale di Telecom, dove è salita fino al 24,9%, e poi successivamente in Mediaset con uno scambio azionario del 3,5% e l’acquisizione della pay tv Premium, è la prova del cambiamento in atto sul mercato europeo dove si procede speditamente verso la concentrazione e la convergenza tra media e telecomunicazioni.
I player che vogliono competere dovranno possedere contenuti di qualità, diritti tv, piattaforme di distribuzione e reti a banda ultralarga per poter garantire ciò che oggi chiedono i consumatori ovvero tv anywhere, anytime e any device e connessioni veloci.
I broadcaster hanno raccolto la sfida dei newcomers, lanciando nuove offerte in streaming e avviando operazioni per assicurarsi produzioni originali.
Italia crocevia
L’Italia in questo momento gioca un ruolo importante, come dimostrano le recenti mosse di Vivendi, di crocevia per quelli che saranno i nuovi scenari europei.
Il nostro Paese è un interessante mercato per chi vuole investire in contenuti e fibra e da qui si snodano una serie di possibilità future per operatori tlc e media, da Telecom Italia a Vodafone, da Sky a Vivendi.
In Italia in questo momento è in atto la grande partita della fibra ottica con tutte le potenzialità che questa comporterà in termini di nuovi servizi e nuovi clienti.
Ma gli operatori tlc sanno bene che per garantirsi un ruolo chiave dovranno non sono investire nelle infrastrutture ma anche fare in modo che i contenuti diventino un servizio base così come la voce.
Questa condizione vale ovviamente anche per chi fa televisione che non può più pensare di innovarsi, trascurando i nuovi modelli imposti dagli Over-The-Top nella distribuzione dei contenuti.
Non è un caso che i massimi esperti dei media coinvolti nella consultazione sul rinnovo della concessione del servizio pubblico radiotv, chiedano alla Rai di incarnare i cambiamenti in atto, andando oltre la tradizionale offerta per diventare piattaforma di convergenza media-tlc.
Il futuro è di chi saprà dare ai propri clienti servizi quad play vale a dire verso pacchetti unici di servizi di telefonia fissa, telefonia mobile, Internet e Tv.
Le manovre sul mercato UK
Sky si è già mossa tempo. A dare il calcio d’avvio non è stata solo la nascita di Sky Europe, operazione alla quale gli altri broadcaster tentano adesso di allinearsi, ma anche quella di procedere con una serie di accordi con gli operatori tlc per garantirsi anche le infrastrutture.
In Gran Bretagna Sky ha annunciato che intende offrire servizi mobili insieme a O2 di Telefonica che, se le Autorità daranno il loro OK, si fonderà con Hutchison che ha già garantito che cederà al gruppo di Murdoch un quinto della sua capacità di banda.
Sky sarebbe un nuovo entrante nel mercato inglese del mobile, pronto a rispondere a British Telecom che ha acquistato l’operatore mobile EE ma anche i diritti Tv della Champions e della Premier League da trasmettere sulla sua rete a banda ultralarga.
In Francia i diritti della Premier sono stati comprati da Altice, spingendo Vivendi all’accordo commerciale con la pay tv araba BeIN Sport per rilanciare sul calcio.
In Italia si è assicurato i diritti della Champions con l’acquisizione di Mediaset Premium che li aveva comprati per 700 milioni di euro.
Spagna e la battaglia sui diritti tv calcio
Assicurarsi i diritti tv del calcio e dei principali eventi sportivi è l’altro guanto di sfida. In Spagna si sta registrando un grande fermento e Vodafone, Orange e Telefonica stanno giocando una partita importante per puntare a nuovi clienti.
Vodafone e Orange sono in prima linea, forti sul calcio rispetto a Telefonica che non possiede i diritti di trasmissione delle partite di Champions League.
Ma l’operatore tlc non vuole restare indietro è così ha annunciato che investirà nella produzione di serie tv originali per rilanciare la propria web tv a pagamento Movistar.
Una mossa che permetterà di guadagnare qualche punto di vantaggio rispetto a Vodafone e Orange che puntano sul calcio, ma anche rispetto alle piattaforme di video streaming come Netflix e Hbo.
Le nuove sfide
In questo delicato momento l’Italia avrà un ruolo importante perché adesso le manovre di broadcaster e telco si sono spostate nel nostro Paese. E’ qui che si incrociano gli interessi di Sky, Vivendi e Vodafone. E’ qui che si disputerà la prossima sfida che non potrà tralasciare il quad play se si intende puntare a nuovi clienti che dagli operatore tlc non si aspettano più solo i servizi voce ma anche quelli internet e tv e dai broadcaster contenuti di qualità multiscreen.