Alla cerimonia della consegna del ‘Ventaglio’ da parte dell’Associazione Stampa Parlamentare, il presidente della Repubblica mette in guardia i giganti della Rete.
“L’egemonia di pochi colossi dell’impresa digitale assume una pervasività sin qui sconosciuta”, ha detto Sergio Mattarella, “gli strumenti per guidare in modo positivo l’evoluzione digitale, a servizio delle persone, consistono nell’applicazione puntuale dei principi sui quali si basa l’esperienza liberal-democratica, costruita a caro prezzo da tanti popoli”.
“Non esistono ‘non luoghi’”, ha aggiunto il capo dello Stato, “si tratta comunque di spazi, sia pure virtuali, in cui interagiscono persone e si registrano attività umane; “e anche la dimensione digitale”, ecco il monito del presidente della Repubblica, “deve rispettare principi e regole frutto delle conquiste democratiche. I principi sono sempre quelli contenuti ed espressi nella Carte costituzionali delle democrazie”.
Mattarella ha dedicato parte del suo intervento all’egemonia dei big hi-tech quando ha affrontato il tema della rivoluzione digitale.
“Il sistema delle relazioni interpersonali, come pure l’economia, il mondo del lavoro, della scienza e della cultura debbono molto alla svolta digitale che ha cambiato il volto del pianeta in breve tempo”, ha sottolineato il presidente al Quirinale, che ha spiegato: “questa profonda innovazione, con la diffusione dell’uso dell’intelligenza artificiale anche nel mondo della comunicazione, interpella, tuttavia, in maniera intensa, su temi che vengono messi in discussione, come la libertà, la dignità delle persone, la dimensione della riservatezza”.
(Leggi l’intervento integrale del presidente della Repubblica Sergio Mattarella)