La designazione di Marcello Foa come presidente Rai ha suscitato polemiche sulla stampa e sui social e innescato scintille tra i partiti, soprattutto tra Lega e Forza Italia.
Per questi motivi il suo nome alla presidenza del servizio pubblico radiotelevisivo è a rischio. È a rischio perché, come prevede l’ultima riforma della Tv pubblica, la nomina del presidente deve essere ratificata con una maggioranza qualificata dei 2/3 da parte della Commissione parlamentare di vigilanza, presieduta dal senatore Alberto Barachini, ex giornalista Mediaset.
Quindi l’ultima parola spetta al Parlamento.
La Commissione è stata convocata per mercoledì 1 agosto alle ore 8:30 per esprimere il parere vincolante: per la conferma di Foa occorrono 26 voti, ma Lega e M5S ne hanno solo 21, ne mancano altri 6 per la maggioranza qualificata, da qui l’esigenza di ottenere i consensi di Forza Italia (ha 7 membri) o del Pd (7 componenti), che però hanno già annunciato di votare contro, insieme a Leu (2 membri).
“Non possiamo a cuor leggero votare il candidato presidente Rai indicato dal governo. È il metodo che non ci piace: non possono esserci imposizioni, le scelte devono essere condivise. Siamo costretti a votare no, non a cuor leggero. Ma vanno rispettate sempre le regole nel centrodestra e nelle istituzioni”, ha dichiarato il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, nel corso di una conferenza stampa a Mestre.
“Il Presidente della Rai” – ha detto il senatore Pd Francesco Verducci, componente della Commissione Vigilanza Rai – “deve essere figura di garanzia, che tutti possano rispettare e nei cui comportamenti tutti possano riconoscersi. Chi, come Foa, ha definito ‘disgustoso’ il Presidente della Repubblica e ha diffuso in rete palesi ‘fake news’ di stampo xenofobo non può essere di garanzia per la tutela dei valori costituzionali che la Rai ha il compito di trasmettere. La Rai non è proprietà di Di Maio e Salvini, ma di tutti i cittadini italiani”, ha aggiunto il senatore Pd.
“L’autonomia e il pluralismo del servizio pubblico sono vitali per la nostra democrazia. La candidatura di Foa contraddice pesantemente tutto questo. Questo il motivo chiarissimo per cui chiediamo che la proposta di Foa venga ritirata prima della riunione della Vigilanza di mercoledì”, ha concluso Verducci.
Infatti la nomina di Foa potrebbe essere bloccata già domani nel CdA Rai, come ha ricordato anche Michele Anzaldi, deputato PD e componente della Commissione di vigilanza: “La nomina di Marcello Foa a presidente Rai può essere bloccata già domani dalla votazione prevista nel Cda dell’azienda. Se insieme alla consigliera Borioni voteranno no anche il consigliere eletto dai dipendenti Laganà e il consigliere votato da Fdi e Fi Giampaolo Rossi, l’arrogante e pericolosa indicazione di Foa potrà essere respinta al mittente”.
Le prime parole di Marcello Foa dopo l’annuncio della sua candidatura a presidente Rai
Nel frattempo il diretto interessato parla già da numero 1 di viale Mazzini. Dalla Grecia, dove si trova in vacanza, Marcello Foa ha registrato il suo video da ‘presidente della Rai’: “La mia vita è cambiata in meno di 24 ore. Ho accettato la proposta di ricoprire l’incarico di presidente della Rai e poi sono diventato il candidato prescelto. Ovviamente ho accettato con molto piacere: la scelta mi onora e mi lusinga. Prometto un impegno autentico e sincero sull’onda del mio maestro, Indro Montanelli. Credo che l’onestà intellettuale e la capacità di riconoscere i propri errori, la capacità di essere autenticamente pluralisti e al servizio dei cittadini sia una caratteristica indispensabile. E io, come presidente della Rai, farò di tutto per essere alla vostra altezza e per aiutare la Rai a ritornare ad essere un esempio per tutti e, mi auguro, citato e apprezzato anche nel mondo”.
Un solo pensiero: grazie! pic.twitter.com/0QuJbypp2v
— Marcello Foa (@MarcelloFoa) 27 luglio 2018
Domani e soprattutto mercoledì sapremo davvero se Marcello Foa sarà il presidente della Rai, altrimenti ricoprirà solo il ruolo di consigliere d’amministrazione e un altro dei 7 componenti del CdA verrà votato al suo posto. Chissà, dopo Anna Maria Tarantola e Monica Maggioni potrebbe essere un’altra donna a diventare presidente della Rai, per esempio Beatrice Coletti? Manager con esperienze televisive a La7, Sky, Fox è stata eletta nel CdA dal Senato ed è sostenuta dai 5 Stelle, perché la più votata sulla piattaforma Rousseau.