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Manovra, dal 2020 in vendita solo radio digitali e di nuovo stop a incroci tv-giornali

È una manovra finanziaria che cerca di favorire l’innovazione tecnologica in Italia quella che ha ricevuto l’ok dalla Commissione Bilancio del Senato e da oggi è in discussione nell’Aula di Palazzo Madama. Tra le novità un pacchetto del Governo prevede che dal 2020 potranno essere vendute solo radio con “un’interfaccia digitale” e dal 1 giugno 2019 le aziende produttrici venderanno ai distributori al dettaglio solo apparecchi dotati di tale interfaccia. Nel dettaglio recita così l’emendamento 89.1000: “Al fine di favorire l’innovazione tecnologica, a partire dal 1º giugno 2019 gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora venduti dalle aziende produttrici ai distributori di apparecchiature elettroniche al dettaglio sul territorio nazionale integrano almeno un’interfaccia che consenta all’utente di ricevere i servizi della radio digitale. Per le medesime finalità, a partire dal 1º gennaio 2020 gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora venduti ai consumatori nel territorio nazionale integrano almeno un’interfaccia che consenta all’utente di ricevere i servizi della radio digitale”.

Nella manovra ha trovato spazio anche il Milleproroghe, in versione ‘light’. Tra le misure previste il divieto di incroci proprietari Tv-giornali. La proroga dello stop è per tutto il 2018. Il divieto di incrocio, come gli scorsi anni, non riguarda i giornali web mentre si applica alle imprese controllate, controllanti o collegate.

Il testo della Legge di Bilancio, dopo l’ok da parte dei senatori, dovrà passare alla Camera per la seconda lettura e poi tornare in Senato per ricevere, a ridosso di Natale, il via libera definitivo ed entrare quindi in vigore dal 1^ gennaio 2018.

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