Con la crescita rivista al ribasso sia per il 2023 sia per il 2024 avanza già lo spettro di una manovra correttiva. Di sicuro sarà “una manovra complicata”, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al meeting di Rimini. Così per la prossima Legge di Bilancio il governo è a caccia di risorse anche con il Fisco 4.0. Nella nuova convenzione firmata tra il MEF, l’Agenzia dell’Entrate e Agenzia Entrate Riscossione c’è l’obiettivo di recuperare dal contrasto all’evasione 10,25 miliardi nel 2023. Una cifra al ribasso, perché nel 2022 il contrasto all’evasione è stato record, pari a 20 miliardi, il dato più alto di sempre.
Fisco 4.0 con l’uso dell’IA, machine learning e text mining sui conti correnti
L’applicazione di tecniche come l’intelligenza artificiale, il machine learning e il text mining sono una delle novità introdotte dalla convenzione per recuperare risorse dall’evasione fiscale in modo più efficace e mirato. Infatti, per la prima volta sono iniziati i controlli con queste nuove tecniche, seguendo le prescrizioni del Garante Privacy, sull’archivio dei conti correnti perché consente di intercettare, ad esempio, i soggetti con residenza fittizia all’estero ma che hanno conti correnti nel nostro Paese.
Primi controlli sulle grandi movimentazioni effettuate nel 2017 sui c/c
“Le prime esplorazioni basate su dati pseudonimizzati, cioè inizialmente anonimi e poi utilizzabili in base a informazioni aggiuntive, riguarderanno il 2017”, ha annunciato il direttore dell’Agenzia dell’Entrate, Ernesto Maria Ruffini, intervistato dal Corriere della Sera, “e consentiranno di individuare, ad esempio, i soggetti che avevano grandi movimentazioni sui propri conti correnti ma non hanno presentato la dichiarazione dei redditi”. “E presto avremo i primi risultati”, ha garantito Ruffini.
Big data e pseudonimizzazione delle informazioni, ecco come saranno usati dall’Agenzia dell’Entrate per i controlli
Per il contrasto, controlli e risoluzione delle controversie fiscali, è scritto nella Convenzione visionata da Key4biz, l’Agenzia dell’Entrate potenzierà i controlli fiscali e andrà a presidiare l’efficacia dell’attività di riscossione.
- A tal fine si punterà sulla qualità dei controlli attraverso selezioni più mirate dei contribuenti a maggiore rischio di evasione, rese possibili dall’applicazione di strumenti di data analysis più avanzati – quali lo sfruttamento dei big data – e dall’interoperabilità delle banche dati, favorita dalla pseudonimizzazione delle informazioni. Si rafforzeranno le iniziative congiunte con la Guardia di Finanza e con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli per potenziare le attività di analisi del rischio finalizzate a contrastare l’evasione in modo mirato e agevolare il coordinamento delle attività.
IA, machine learning e il text mining, come sono usati dall’Agenzia dell’Entrate
Infine, i nuovi strumenti e progetti di analisi avanzata dei dati, l’applicazione di tecniche come l’intelligenza artificiale, il machine learning e il text mining saranno usati dall’Agenzia per incrementare la capacità operativa nell’ottica di favorire il miglioramento della qualità dei controlli.