Danni a cose e persone dal 1980 ad oggi, lo studio Sima
Negli ultimi 43 anni nel nostro Paese si sono contati 22 mila morti e danni economici per 100 miliardi di euro. È questa la stima diffusa dalla Società italiana di medicina ambientale (Sima), sull’impatto che i cambiamenti climatici e il surriscaldamento globale hanno avuto in Italia.
In particolare, negli ultimi due anni, si è verificata una vera e propria escalation degli eventi meteo estremi, tra trombe d’aria, colpi di vento, violenti nubifragi, anche con grandine grossa, siccità e ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Durante tutto il 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, secondo Sima, in Italia i sono registrati 432 eventi climatici estremi di elevata gravità.
Nel 2022 si sono verificati 310 eventi climatici estremi (grandinate, nubifragi, trombe d’aria, ecc.), che hanno provocato anche 29 morti.
I costi dell’alluvione in Emilia Romagna
Solo nei primi 5 mesi del 2023, invece, c’è stato un incremento del 135% di fenomeni avversi rispetto allo stesso periodo dell’anno passato: ben 122 eventi meteo estremi tra gennaio e maggio.
La sola alluvione dell’Emilia Romagna dello scorso maggio ha provocato 17 vittime e danni per circa 10 miliardi di euro, secondo quanto riportato in un articolo sull’argomento pubblicato da rainews.it.
“Lo scenario meteo che stiamo vivendo nell’alternarsi di caldo torrido, trombe d’aria e precipitazioni anomale è un segno inequivocabile che siamo vicini alla rottura di un millenario #equilibrio in grado di sconvolgere il nostro modo di vivere, proprio come sta accadendo in questi giorni con una drammatica riduzione della nostra qualità della vita. I determinanti ambientali e climatici della salute devono diventare una priorità per i #decisori (chiamando in causa il mondo della ricerca e innovazione) da cui ci si attende risposte e soluzioni immediate frutto di coraggiose #decisioni da assumere su una prospettiva di medio-lungo termine”, si legge in una nota pubblicata sul profilo facebook della Sima.
Lombardia, caduti 150 mila fulmini a luglio. Danni per 1,65 miliardi di euro
Secondo l’ultimo Rapporto dell’Arpa Lombardia, sono più di 150 mila i fulmini registrati sul territorio regionale nel mese di luglio 2023, quasi 30 mila in ognuna delle singole giornate del 12, del 21 e del 24 luglio.
Tutte le province hanno registrato rovinose grandinate con ‘chicchi’ fino a 10 centimetri di diametro, precipitazioni abbondanti e violente raffiche di vento che hanno imposto alla Protezione civile un lavoro eccezionale e importantissimo.
Solo per quest’ultimo evento estremo, si stimano danni per 1,65 miliardi di euro sul territorio lombardo, sì legge sul Corriere della Sera, ma si tratta di un costo complessivo parziale, perché c’è tempo fino al 21 agosto per raccogliere le ultime segnalazioni di danni alle aziende agricole a seguito del maltempo.
Clima estremo, una minaccia per tutta Europa
Stando ai dati dello European climate and health observatory, che coprono gli anni dal 2000 al 2018, in Europa si sono avute 836 mila morti dovute alle temperature estreme: il 78% dovute al freddo.
In questo periodo di tempo si è osservato in Europa un aumento del 30% dei decessi prematuri dovuti esclusivamente a fenomeni meteo estremi, come il caldo estremo, mentre a livello mondiale il dato è praticamente raddoppiato.